
Documenti per richiedere un mutuo
Firenze, 1 luglio 2025 – Nel secondo semestre 2025 domina ancora il tasso fisso, ma i mutui a tasso variabile tornano ad essere interessanti. Anche a giugno 2025, infatti, questi ultimi stanno scendendo: dopo oltre due anni i finanziamenti a tasso variabile sono più convenienti di quelli a tasso fisso, con leggero anticipo rispetto alle previsioni. E’ quanto emerge dall’osservatorio di Mutuionline.it, che evidenzia, come, a seguito dell’ultimo taglio dei tassi operato dalla Bce il 5 giugno scorso, il Tan medio dei mutui a tasso variabile è sceso dal valore del 2,83% registrato a maggio al 2,62% attuale, con le migliori offerte che dal 2,40% sono passate al 2,26%. Piccolo rialzo, invece, per i finanziamenti a tasso fisso, con il Tan medio che dal 2,99% del mese scorso si attesta ora al 3,03%, mentre le soluzioni più convenienti passano dal 2,43% al 2,49%.
“Rispetto a maggio 2025 – commenta Alessio Santarelli, amministratore delegato di MutuiOnline.it – oggi tra le due tipologie di finanziamento la forbice si è aperta, con il variabile che si attesta in media 41 punti base al di sotto del valore del fisso”.
La simulazione
Se prima dell’ultimo taglio operato da Francoforte la rata mensile media di un mutuo ventennale da 160mila euro a tasso variabile risultava 13 euro più leggera rispetto al tasso fisso (874 euro contro 887), oggi il risparmio è salito a 33 euro al mese, con 857 euro per il variabile contro 890 euro per il fisso. Il risparmio spalmato sull’intera durata del finanziamento è dunque di oltre 7.800 euro.
Il tasso fisso, spiega l’osservatorio di Mutuionline, rimane comunque su livelli “storicamente più che accettabili e rappresenta la scelta migliore per chi desidera bloccare la rata a un tasso di interesse conveniente”. Così i toscani continuano a preferire la sicurezza del fisso, che assorbe il 95,8% del totale delle richieste nel secondo trimestre dell’anno, dato in leggera flessione rispetto al trimestre, precedente quando era al 99,6% del mix. Per quanto riguarda il tasso variabile, complice il deciso calo del Tan medio rispetto a inizio anno le richieste per questa tipologia di finanziamento nella regione sono aumentate, passando dallo 0,3% del totale nello scorso trimestre al 3,5% di quello in corso.
Finalità dei mutui
Per quanto riguarda le finalità di finanziamento, in Toscana nel secondo trimestre del 2025 oltre la metà delle richieste (59% del totale) sono dirette verso l’acquisto della prima casa, mentre la surroga assorbe il 30% del mix delle domande. Seguono, più staccate tra le finalità di finanziamento, l’acquisto della seconda casa, pari al 7,8% del totale, la ristrutturazione (1,7%) e il consolidamento (1,5%).
L’importo medio richiesto
In leggero calo l’importo medio richiesto nella regione rispetto al primo trimestre dell’anno: scende da 143.600 euro a 140.900. In flessione anche il valore medio degli immobili, che passa dai 238.500 euro dei primi tre mesi dell’anno ai 233.300 euro attuali. Rimane stabile invece la durata dei finanziamenti richiesti in Toscana, che si attesta sui 24 anni e 9 mesi in media. Infine, aumenta leggermente l’età dei richiedenti, che passa dai 40 anni del periodo gennaio-marzo 2025 ai 40 anni e 3 mesi in media del secondo trimestre dell’anno.
A Pisa i richiedenti più giovani della Toscana
Nel secondo trimestre del 2025 Firenze è la provincia dove gli immobili sono più cari di tutta la Toscana, quasi 272.800 euro in media, e dove l’importo medio richiesto da chi vuole accendere un mutuo è maggiore, ovvero supera i 157mila euro. La provincia dove si chiede meno capitale alla banca (120.637 euro in media) e dove il valore medio degli immobili è il più basso della regione (190.323 euro) è invece quella di Arezzo. A Grosseto si registrano i mutui dalla durata minore della regione (23 anni e 10 mesi in media), mentre a Firenze si trovano quelli più lunghi (25 anni e 2 mesi). Nella provincia di Pisa si trovano i richiedenti di mutuo più giovani della Toscana, con un’età media pari a 39 anni e 4 mesi, mentre all’estremo opposto c’è Grosseto, dove si registra il dato più alto della regione con 43 anni e 7 mesi in media.