
Cyro Rossi
Firenze, 3 giugno 2025 - Piccoli anelli che diventano una forza. Perché - come scriveva John Donne - nessun uomo è un'isola, completo in se stesso. Per Cyro Rossi i versi del poeta inglese non sono solo una convinzione, ma uno stile di vita. Nato nel 1977 a Firenze, ma cresciuto tra Germania, Inghilterra, Stati Uniti e Brasile, il suo percorso è stata un'avventura alla ricerca di sé e degli altri. Formatosi sul metodo Meisner e Strasberg all'International Duse di Roma, la sua ascesa professionale inizia dirigendo cortometraggi dal forte taglio socio-realista: dai sogni infranti di una ragazza del sud di "Buscije" ai colori della magia e dei balli sardi di "Daydream" fino alla potentissima testimonianza sul covid 19 del pluripremiato "Sono io". Poi i ruoli importanti al fianco di attori come Patrick Dempsey e Alessandro Borghi, star della serie "I Diavoli II" (produzione Sky), e accanto ad Anna Foglietta e Sergio Castellitto, protagonisti del thriller "Il talento del calabrone". Da tre anni, Rossi è tornato a Firenze, dove insegna recitazione cinematografica presso l'Accademia Sipuòfarefilm (email: [email protected]) ed è reduce dal sold out al Cestello dello spettacolo da lui diretto e interpretato "Alla ricerca dell'isola sconosciuta".
"Alla ricerca dell'isola sconosciuta": un successo oltre le aspettative?
"Si, abbiamo fatto sold out e c'era tanta gente fuori che non è potuta entrare, tanto che abbiamo previsto altri tre giorni di repliche. L'isola sconosciuta rappresenta noi stessi, lo spettacolo è un viaggio alla ricerca del nostro essere in relazione all'altro sesso, nella prospettiva di costruire un rapporto tra uomo e donna fondato sul riconoscimento e il rispetto reciproco: un messaggio potentissimo di questi tempi".
Com'è stato il lavoro con gli attori?
"L'attore capace è quello che si sposta sull'altro, staccandosi da sé. Abbiamo lavorato di gruppo con attori già formati e altri che avevano partecipato con me alle masterclass dell'Accademia, puntando sul corpo, l'improvvisazione e la destrutturazione dei personaggi. L'ispirazione è stata il metodo Meisner e Strasberg e la bioenergetica di Alexander Lowen, che ho studiato per tre anni all'IFAB di Monteverde. Mi piace ricordare il contributo di Adriano Ceccarini, già noto per la serie girata a Livorno con Vanessa Incontrada 'Tutto quello che ho' e prossimamente in sala con 'Illusione' di Francesca Archibugi, come il talento di Miriam Magalla, attrice italo-egiziana che ha recitato molto a teatro e al fianco di Benedetta Porcaroli nel film 'Il rapimento di Arabella', e della ballerina Gaia Russo, già al quarto lavoro con me".
Regista e attore, cinema e teatro: cosa cambia?
"Da attore devi sempre metterti al servizio degli altri, alla regia invece aumentano le responsabilità, devi tenere conto di ogni dettaglio. Per quel che mi concerne, preferisco la verità e l'essenzialità del cinema, infatti anche sul palcoscenico cerco sempre di andare nella direzione della spontaneità e del confronto diretto con il pubblico. Ovviamente, fare teatro è anche molto più economico".
Passione, professionalità, ma anche didattica: come funzionano i corsi dell'Accademia?
"La scuola Sipuòfarefilm si trova a Borgo Ognissanti, prevede corsi di recitazione cinematografica da fine settembre a maggio e masterclass una volta al mese con attori e casting director: l'obiettivo è offrire un ampio ventaglio di discipline e approcci allo scopo di sviluppare spontaneità e personalità forti. Le mie lezioni riguardano teoria e pratica sul campo per messe in scene o spettacoli, corti, docufilm, lungometraggi, e si ispirano al metodo Meisner e Strasberg e alla bioenergetica di Alexander Lowen".
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
"Oltre alle repliche dello spettacolo, sto scrivendo un lungometraggio e sono in fase di postproduzione di un docufilm in uscita a fine luglio. A breve uscirà la commedia in costume di Karen Di Porto 'Il grande Boccia', in cui condivido la scena con Ricky Memphis e Nino Frassica: si tratta della seconda volta con lei dopo "Maria per Roma", che nel 2016 venne selezionato al Festival del Cinema di Roma e vinse il Globo d'Oro per la miglior opera prima. Poi proseguirò le mie collaborazioni con l'Accademia di San Paolo in Brasile e la Scuola Nazionale di Cinema Indipendente a Firenze, mentre a Roma ho intenzione di aprire un'agenzia interamente dedicata alla valorizzazione di giovani attori: insomma, mi sento in una fase creativa e di maturazione, ma senza rinunciare alla creatività e alla condivisione con gli altri".