Maltempo in Toscana, esondano i fiumi. L'Arno fa paura. L'allerta diventa rossa

La situazione più complicata torna a essere quella della Maremma, sempre nella zona di Manciano

La Sieve esondata a Pontassieve (Foto Vab Valdisieve)

La Sieve esondata a Pontassieve (Foto Vab Valdisieve)

Firenze, 18 novembre 2019 - La forte ondata di maltempo, caratterizzata da un'allera arancioneche si sta abbattendo sull'Italia, sta creando situazioni molto critiche in Toscana, in particolare nell'area del Grossetano e del Livornese. A complicare la situazione in Maremma, oltre alla paura per i fiumi Albegna e Ombrone che si innalzano a vista d'occhio, una tromba d'aria che ha scoperchiato i tetti delle abitazioni, costringendo 20 persone ad abbandonare le loro abitazioni. Ma intanto l'allerta diventa rossa fino a domani per il bacino dell'Arno, in particolare a Pisa. Allerta rossa anche a Livorno e in tutta la provincia di Grosseto. La paura dunque continua anche perché ha piovuto tantissimo (clicca qui per i dati sulla pioggia in Toscana) e i terreni sono ormai saturi, i corsi d'acqua pieni. 

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A Cecina evacuate a scopo precauzionale dalle 7 di questa mattina circa 500 persone per il rischio di esondazioni lungo il fiume Cecina. Gli abitanti delle zone a rischio sono stati avvisati porta a porta dalla polizia municipale e dai volontari di lasciare le proprie case.

Massima attenzione anche per l'Arno.  A Pisa, dove adesso non piove, la Protezione civile ha disposto, d'accordo con la prefettura, l'installazione in via precauzionale dei panconcelli sulle spallette del fiume: stanno operando i militari. 

Maltempo in Toscana, ritardi e due cancellazioni di treni

Una situazione talmente critica che lo stesso governatore della Toscana Enrico Rossi ha convocato per le 12 la riunione con la protezione civile. «C'è una situazione fortemente critica in tutta la Toscana: fiumi in piena e esondazioni, rischi di alluvione. Non posso partecipare alla assemblea del Pd. Ho convocato la riunione della protezione civile regionale per le 11. Prendo il treno e torno a Firenze».

 

 

Situazione di emergenza anche a Siena e provincia dove sono esondati i torrenti trasformando le strade in fiumi. Allerta anche a Prato dove Bisenzio e Ombrone sono sopra i livelli di guardia.Molte le strade allagate che sono state temporaneamente chiuse.

 Tutti i corsi d'acqua presenti nel territorio del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, ossia Colline del Chianti, Val d’Elsa, Piana di Firenze-Prato-Pistoia, Val di Sieve, Mugello, Val di Bisenzio, Ombrone Pistoiese, sono oltre il primo e il secondo livello di guardia. E tutti gli impianti idrovori in funzione, parecchie casse di espansione attivate. Tecnici e operatori consortili sul campo. L'elenco delle situazioni di allerta è lungo, sostanzialmente quasi tutti i bacini idrografici del Medio Valdarno hanno raggiunto e poi superato il primo e poi il secondo livello di guardia nel corso della notte.

Il primo a destare preoccupazione è stato il torrente Ema che prima a Strada in Chianti e poi a Grassina ha sforato le soglie di attenzione arrivando a toccare quasi i 3 metri: entrata in funzione la briglia a bocca tarata di Capannuccia e gli argini di difesa della zona industriale di Meleto; sempre nelle prime ore della notte venivano azionate le pompe idrovore dell'impianto che dalla Senice scarica nel Quadrelli a Quarrata nella zona in cui è aperto il cantiere per la costruzione di nuove casse di espansione e di un nuovo impianto di sollevamento e gestione acque più grande e potente

Nel frattempo sono cresciuti oltre il secondo livello di attenzione anche Ombrone a Pontelungo e Marina a Calenzano, mentre le piogge continuavano a cadere tanto da portare poi oltre il secondo livello anche Pesa, Greve, Bisenzio ed Elsa con interessamento delle opere idrauliche di difesa, a partire dapprima dalla cassa Filimortula e cassa Querciola.

Tutti i principali impianti idrovori del Consorzio (Viaccia, Fosso di Piano, Castelletti e Crucignano) sono al momento in funzione, per la gestione delle cosiddette acque basse, mentre i corsi d'acqua naturali hanno attivato diverse opere di sicurezza per l'alleggerimento delle loro portate di piena come le casse di espansione, aree di laminazione e briglie a bocca tarata; salvo alcuni casi isolati relativi a corsi d'acqua minori non si registrano al momento esondazioni significative dei corsi d'acqua principali. Al momento si segnala interessamento di via Castruccio a Prato da parte del torrente Ficarello e fuoriuscite sul fosso di Rialdoli, affluente del torrente Vingone a Scandicci. Il Consorzio, a lavoro fin dalle prime piogge di ieri e durante tutta la notte, sta continuando e continuerà per tutto il giorno con le proprie squadre di tecnici ed operatori il monitoraggio di livelli, impianti ed opere idrauliche e la ricognizione sul territorio in stretto contatto con gli uffici regionali del Genio Civile e le strutture di protezione civile regionali e locali.

GROSSETO - Proprio la provincia di Grosseto, dopo la giornata difficile di venerdì, ha dovuto di nuovo fare i conti con gli allagamenti. Super-lavoro per le squadre dei vigili del fuoco di tutta la provincia e del comando di Grosseto in particolare. A Capalbio due persone sono state soccorse nella loro auto rimasta intrappolata in una strada allagata. Rami di alberi sono segnalati su diverse strade del Monte Amiata, mentre a causa del vento ci sono ostacoli sulla strada nella zona di Istia d'Ombrone, alle porte di Grosseto. La situazione di Manciano resta la più difficile, dove sono sei le strade chiuse nella tarda serata di sabato per allagamenti. Sono la strada regionale 74, la strada provinciale 101, la strada provinciale 159 Montemerano direzione Scanzano, la strada provinciale Follonata tra Saturnia e Pianetti, la strada provinciale 32 tra Manciano il confine con il Lazio, direzione Farnese, la strada provinciale che da Manciano porta a Vulci. 

 

In provincia, a Reggello, è chiusa la strada detta "degli argini dell'Arno dalle 22 di sabato fino al termine della criticità.

PISA - A Pisa preoccupa la situazione dell'Arno

Allerta in tutta la provincia, dalla Valdera alla Valdicecina al Valdarno. Scuole chiuse a Pontedera e Santa Croce. Persone evacuate a Montescudaio.

PRATO - Torrente Ombrone sopra il secondo livello di guardia a Poggio a Caiano, Bisenzio sopra il primo livello di guardia a Prato (ma poi è tornato sotto). A Carmignano disagi e allagamenti con chiusura di diverse strade.

SIENA -  Nel Senese si sono registrate forti criticità in seguito al maltempo. Allagamenti, evacuazioni e strade chiuse. L'Arbia è esondato ad Arbia, nel comune di Asciano, e l'Orcia è ingrossato. Evacuazioni sono state effettuate ad Ulignano nel comune di San Gimignano dove sono state portate in salvo 13 persone da poderi isolati. Un intervento con l'elicottero dei vigili del fuoco è in corso a Brenna, a Sovicille, per recuperare 10 persone rimaste isolate in campagna. A Siena in via del Costone una struttura ricettiva è stata evacuata, dove alloggiavano 13 persone, è stata evacuataper lo smottamento del terreno a monte del fabbricato.

VERSILIA - A Camaiore, a causa del maltempo, è caduto un leccio di 900 anni nella frazione di Montemagno. Maltempo, cade il leccio monumentale accanto alla statua di Gaber. A Pietrasanta un albero è finito su un'auto, per fortuna nessuna persona è rimasta coinvolta.