
Paolo Boccia
Firenze, 18 giugno 2025 - Un libro alla scoperta del potere dell’energia, ma anche un viaggio fra aneddoti ed episodi curiosi, gaffe ed equivoci. Paolo Boccia, classe 1968, noto e apprezzato fisioterapista fiorentino, torna a raccontarsi, dopo il successo della sua autobiografia “Dal mio punto di vista”. Il nuovo volume si intitola “ConTatto. Io, il buio e la fisioterapia” (Editoriale Le Lettere) ed è un ulteriore viaggio nella sua storia professionale e umana. Un percorso che ha preso una direzione inaspettata sin da quando, nel 1984, Paolo perse la vista a causa di un incidente stradale.
«A sedici anni – racconta nel libro - non solo desideravo entrare nella Polizia di Stato ma addirittura riuscire a far parte delle squadre speciali». Ma l’imprevisto era dietro l’angolo. «I sogni, si sa, a volte diventano realtà e a volte si infrangono contro un muro – racconta sempre l’autore - . Per me il muro è arrivato a sedici anni e mezzo, quando tutto si è infranto contro una vecchia Fiat 500, mentre ero sul mio cavallo di ferro a tutto gas. Mi tagliarono la strada e andai a finire dritto contro il paraurti dell’auto, schiantandomici sopra. La conseguenza fu un fracasso facciale ma soprattutto la completa lesione dei nervi ottici».
Da allora, Paolo si è reinventato, trovando strade che mai, prima, avrebbe pensato di percorrere: dopo aver capito che il lavoro d’ufficio non faceva per lui, ha conseguito una laurea in fisioterapia e ha lavorato dal 1990 al Cto di Firenze. In parallelo, ha coltivato le sue passioni per le auto, gli animali, i viaggi e la musica. Ha iniziato anche, ancora giovanissimo, a trasmettere come speaker in radio, per poi fondare, nel 1991, l’agenzia di management Master Star.
Ma è soprattutto al suo percorso di fisioterapista che è dedicato il libro. Il lettore viene così accompagnato in un viaggio professionale e umano che ha le proprie fondamenta nella relazione con gli altri, nel contatto e nel tatto appunto. D’altronde Bocca, come spiega nel volume, ha sempre scelto di fare il proprio lavoro mettendo al centro la persona, il dialogo, lo scambio di racconti ed esperienze con chi si rivolge a lui. Il rapporto col paziente, che ha inevitabilmente il suo incipit nella necessità di risolvere un problema fisico, diventa così parte di un processo di cura, in cui corpo e mente costituiscono un unicum.
Nascono così, inevitabilmente, aneddoti, curiosità, situazioni insolite, legami con persone che, in modo diverso, lasciano il segno: ripercorrendoli Paolo, con il suo stile ironico e diretto, racconta il lato più profondo e umano del suo mestiere di fisioterapista. Ecco allora i pazienti con qualche problema di igiene personale o, al contrario, quelli con la mania della pulizia. E ancora, vip che pretendono l’assistenza domiciliare (senza ottenerla) o persone che si raccontano durante le sedute entrando in sfere sin troppo personali, tanto da arrivare addirittura in studio con l’amante. Ma non mancano confessioni tenere e profonde, amicizie profonde, segni di vicinanza e gratitudine o ancora momenti di genuino imbarazzo, per esempio quando il lavoro del fisioterapista porta a rumorose decompressioni addominali.
nsomma “ConTatto” è un racconto sincero e autoironico, volutamente semplice nella sua profondità. Un percorso per aiutare il lettore a capire la forza dell’energia che, come Boccia scrive a conclusione del suo libro, resta il vero carburante della vita. L’energia trasmessa dalla mani, per aiutare a risolvere un problema attraverso un ciclo di sedute, ma anche l’energia interiore che permette a ciascuno di noi, giorno dopo giorno, di ripartire e reinventarsi nonostante gli inciampi e gli sgambetti della vita.
Lisa Ciardi