MASSIMO BILIORSI
Cronaca

Brio, bambino di Rosia nato con il mito del Palio. Un libro racconta il fantino

Andrea Mari e la sua impronta indelebile sulla Festa del nuovo millennio. Il volume di Luca Trippi con una prefazione di Nicoletta Romanazzi . .

Andrea Mari detto Brio è scomparso nel maggio 2021: nella foto la vittoria nel Drago

Andrea Mari detto Brio è scomparso nel maggio 2021: nella foto la vittoria nel Drago

Raccontare la vita di un fantino come Andrea Mari: esce in questi giorni, e lo abbiamo avuto in anteprima grazie alla Casa Editrice Extempora, la pubblicazione "Lo chiamavan Brio", ovvero "Andrea Mari e la sua impronta indelebile sul Palio del nuovo millennio", scritto dal giornalista Luca Trippi con una prefazione di Nicoletta Romanazzi. Quattro anni e poco più da quel maledetto 17 maggio 2021 quando a Bolgheri si consumò l’inaspettata tragedia. Ed era giusto ricomporre il suo percorso di fantino, soprattutto nella "sua" piazza del Campo, dalla prima gioventù all’innamoramento verso questo mestiere, la sua puntigliosa determinazione, le prime corse, l’arrivo sul tufo, le vittorie e le sconfitte, come tutti i campioni, i sei successi, l’aver cambiato gli equilibri, i destini, diventando presto una assoluta certezza. L’autore mette a fuoco i suoi intenti: "Questa non è una biografia. Questo è un percorso di un bambino nato a Rosia nel mito del Palio, cresciuto nelle terre di Siena con sogno della piazza, diventato adulto facendo della Festa la propria ragione di esistere". E tanti i contributi a questa pubblicazione, addetti ai lavori e amici, che ritagliano il senso umano, e non solo professionale, di questo divertente e divertito personaggio. Così lo abbiamo conosciuto, così lo abbiamo stimato subito, al primo contatto. "Questo è anche il percorso di un uomo – prosegue Trippi – dalle mille insicurezze e dalle malcelate fragilità, condizionato dal vizio della velocità e da uno spirito competitivo (anche con sé stesso, anzi, soprattutto con se stesso), che dal groviglio di relazioni, amicizie e sentimenti di cui è fatto quella linfa sociale chiamata Palio di Siena si è cibato così tanto al punto quasi di ubriacarsene". Nella puntualità del percorso giornalistico, il personaggio Brio permette all’autore di raccontare la sua vita come fosse un vero e proprio romanzo d’avventura. "Hello, my friend, hello…just called to let you know" canta accorato Neil Diamond in "Hello again" ed è la mia personale colonna sonora nella lettura di questo libro a lui dedicato. Perché ci ha salutato molto prima del tempo. E come diceva spesso, non ha avuto il destino di diventare vecchio. Per sempre giovane. Andrea Mari, in arte Brio, per sempre un ragazzo spettinato che affronta la vita come il primo San Martino. Amava vivere e mettersi in gioco. Durante le riprese per celebrare la vittoria del 2018 volò su di un cavallo meccanico che poi divenne un drago alato nel cielo di Siena, oppure per il documentario della Rai "Di che contrada sei?", usciva misterioso a cavallo dalla nebbia del primo mattino. Lo sguardo avanti, attento, pronto nel suo ruolo di protagonista. La piazza lo ha conosciuto dal 2001 al 2019, che è poi il segno che aveva ancora molto da dire: trentadue volte fra quei canapi, a modo suo, diventando un piatto di una bilancia di strategie. Scherzando gli dicevo: "Sarai l’unico che di questi tempi riuscirai ad indossare diciassette giubbetti!" Lui si scherniva e sorrideva lieve. Non ci andavo già molto lontano: al momento ne mancavano soltanto tre. Un gioco da ragazzi nelle strategie che cambiano veloci come il vento. Adesso, con questa pubblicazione, altri potranno incontrarti, soprattutto i più giovani e scoprire un po’ chi eri.

Massimo Biliorsi