CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Via al piano di bonifica. Manutenzione da 1,3 milioni per la sicurezza dei torrenti

Quando la prevenzione fa la differenza. In Valtiberina si lavora per fermare le alluvioni. Anghiari, Monterchi, Pieve e Sansepolcro: il grande cantiere si dovrà concludere entro l’anno. .

Quando la prevenzione fa la differenza. In Valtiberina si lavora per fermare le alluvioni. Anghiari, Monterchi, Pieve e Sansepolcro: il grande cantiere si dovrà concludere entro l’anno. .

Quando la prevenzione fa la differenza. In Valtiberina si lavora per fermare le alluvioni. Anghiari, Monterchi, Pieve e Sansepolcro: il grande cantiere si dovrà concludere entro l’anno. .

di Claudio Roselli

Un piano da un milione e 300mila euro per ridurre il rischio idraulico in Valtiberina. La strategia, studiata dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno con i sindaci e approvata dalla Regione Toscana, è in fase di esecuzione nel comprensorio. Articolata la mappa dei lavori, in parte già realizzati, che saranno terminati entro la fine del 2025. A , terminato lo sfalcio dei tratti cittadini del torrente Fiumicello, macchine e uomini si sono spostati sull’Afra e sul Tevere all’interno della Tail Water. Sono in svolgimento i lavori sul sistema di reglie di Anghiari e in prossimità degli abitati di Tavernelle e Ponte alla Piera. A Monterchi sono protagonisti i torrenti Cerfone, dove il tratto urbano è attualmente "sotto i ferri" e Padonchia, su cui l’intervento partirà a breve. A Pieve Santo Stefano, grandi protagonisti come ogni anno i tratti paesani del Tevere e dell’Ancione, dove gli interventi sono in fase di completamento. Successivamente è previsto in ripristino di una frana che ha interessato il torrente Colledestro. Prima di spostarsi a Caprese Michelangelo per le manutenzioni del Singerna, le attività si sono concentrate sul territorio di Badia Tedalda e Sestino. In particolare, nel Comune di Badia Tedalda è stato completato il taglio della vegetazione in prossimità del ponte tibetano e del sempre attenzionato ponte di Rofelle; in quel di Sestino sono terminati i tagli e gli sfalci nel "cuore" dell’abitato e nelle aree sportive e industriali limitrofe ad esso. Grande impegno infine ha richiesto la "cura" delle opere nelle zone montane.

A Badia Tedalda, sul torrente Presale, in un’area destinata ad ottenere a breve il riconoscimento di zona a regolamento speciale dalla Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale della Regione Toscana, il consorzio ha ricostruito una sponda, con l’inserimento di massi ciclopici a protezione del piede, e ha restaurato una briglia prevedendo anche il ripristino di un muro d’ala. Sempre a Badia Tedalda, alcune ricostruzioni spondali coinvolgeranno entro i primi di settembre anche il fiume Marecchia. Poi a Sestino verrà ricostruita una briglia sul fosso Fiumicello a Palazzi, mentre è stato già ultimato il l’atteso ripristino di due soglie distrutte dalle piene dello scorso autunno nel Bornacchio. "Importanza strategica riveste la manutenzione delle opere idrauliche, nelle aree montane, da cui dipende la sicurezza del fondovalle: sorvegliarle e sottoporle a un ripristino costante ci consente di mitigare il rischio idraulico anche nei centri maggiormente popolati e urbanizzati", ha detto la presidente del consorzio, Serena Stefani.