
Vigili urbani e dipendenti dell’Asmiu in azione ieri mattina lungo il torrente Renara per rimuovere la plastica. L’operazione è stata coordinata dalla Polizia municipale (foto di Paola Nizza)
Via le plastiche e via anche le pozze artificiali dal torrente Renara: il fiume è di tutti. Ieri mattina è stato effettuato un sopralluogo da parte della Polizia municipale di Massa, supportata da mezzi e personale dell’Asmiu, a cui ha fatto seguito un intervento immediato. E’ la prima pulizia dell’estate 2025 lungo il torrente molto frequentato da residenti e turisti. Ed è stata avviata nella prima piazzola, in prossimità della maestà che si incontra lungo via Alta Tambura, prima della frazione di Guadine. Sedie, tavoli, plastica, soprattutto tanta plastica, sono stati raccolti dal greto e negli spazi adiacenti al torrente. Inoltre è toccato ai vigili urbani, in versione... bagnanti, entrare in acqua per tirare via i teli di plastica con cui sono state realizzate le piscine. E non solo plastica: sono stati utilizzati anche sacchi pieni di sabbia per ostacolare il flusso regolare delle acque e formare le famose ’piscine’ artificiali in barba alle normative fluviali che non prevedono ostacoli lungo il corso del torrente. Ci sono pozze naturali, per fortuna, e vanno sfruttate quelle.
La ’Ztl’ in via Alta Tambura parte da domani, sabato 28 giugno, e con la drastica riduzione dei mezzi a motore sarà molto più difficile portare ingombranti nel fiume come è stato fatto nel recente passato. Va ricordato che il disordinato accesso alla zona montana di veicoli a motore ha consentito infatti di lasciare nei terreni adiacenti al fiume o in alveo rifiuti urbani di qualsiasi genere, anche ingombranti come poltrone, frigoriferi, tavoli e sedie, in spregio al valore naturalistico e ambientale dell’area. E già da ieri i segnali sono partiti: niente pozze nel fiume, niente tavoli e sedie. Al fiume si va per vivere momenti di refrigerio, bagnandosi nelle fresche acque, portandosi appresso lo stretto necessario.
Insomma, le ordinanze parlano chiaro e la tolleranza è zero: in primis la sicurezza della viabilità e poi sollevare quell’area da un uso improprio, restituendo la giusta accessibilità a un bene pubblico, in maniera rispettosa. Il torrente Renara è un’oasi naturalistica di grande pregio e come tale va rispettata. Un fiume libero, quindi, reso fruibile a tutti in maniera responsabile per un’estate sotto controllo. Non tutti condivideranno le regole dettate dalla Polizia municipale ma il rispetto dell’ambiente e la sicurezza sono al primo punto.
Angela Maria Fruzzetti