
Il rapporto AlmaLaurea: oltre il 90% dei giovani che conclude il ciclo di studi apprezzano l’offerta. Bene anche il rapporto coi prof. L’83% del campione ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso.
Chi esce dall’Università e dai corsi aretini gestiti in città dall’ateneo senese, è molto soddisfatto dell’esperienza, trova lavoro con relativa facilità e viene pagato più dei colleghi toscani. Lo dicono i numeri. Più del 90% dei laureati si dichiarano soddisfatti: l’ateneo che viene premiato anche per l’attrattività oltre che per l’elevata presenza di studenti provenienti da fuori Toscana e dall’estero. Il quadro è dipinto dal Rapporto AlmaLaurea su profilo e condizione occupazionale dei laureati. Per arrivare a questi dati sono stati analizzati oltre 3.100 laureati di primo livello, magistrali biennali e a ciclo unico dell’Università di Siena. Cosa emerge? La soddisfazione complessiva per l’esperienza universitaria appena conclusa, per l’ateneo senese tocca il 90,2% superiore alla media regionale dell’88,8%. Soddisfazione anche per il rapporto con gli insegnanti (per l’87,9% dei laureati), l’83,8% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso. Promosse anche le infrastrutture messe a disposizione, l’84,1% le considera adeguate. Sono tutti dati più alti della media toscana. Note positive anche per l’efficacia della laurea nel lavoro. I laureati dell’ateneo senese anche nella sede aretina, vedono una corrispondenza tra laurea conseguita e lavoro svolto: la trovano efficace o molto efficace il 69,6% dei laureati a un anno dal titolo e il 75,4% a cinque anni. Anche in questo caso si tratta di dati sopra la media nazionale anche se leggermente al di sotto di quella regionale. Buone notizie anche sul profilo occupazionale. Nel dettaglio ecco le percentuali per i laureati triennali che non si iscrivono ad altro corso di laurea: in media il tasso di occupazione a un anno dal titolo è l’82,8%, più alto della media toscana (81,8%) e nazionale (78,6%). In questo caso la retribuzione media è di 1.511 euro mensili netti, contro 1.475 euro in Toscana e 1.492 euro in Italia. Lo studio analizza anche il tasso di occupazione dei laureati di secondo livello, magistrali e a ciclo unico, dell’ateneo che risulta essere a un anno dal conseguimento della laurea, pari al 76,2%, più basso del dato regionale (81,1%) e della media nazionale (78,6%). A cinque anni dal titolo il tasso di occupazione dei laureati sale all’89%, leggermente più basso di quello toscano e in linea con il nazionale. Risultano bene allineati o leggermente superiori alla media regionale e nazionale i dati della retribuzione mensile netta. In salita la frequenza ai tirocini degli iscritti ai corsi di laurea, che ha tradizionalmente nell’Università di Siena percentuali più alte della media nazionale e toscana: fra i laureati triennali il 66,2% ha svolto attività di tirocinio, a fronte di una media italiana del 59,8% e regionale del 49,78%; mentre sono il 66% i laureati magistrali biennali che hanno svolto tirocini nel percorso di studi (la media italiana è del 63,4% e la toscana del 63,5%). Capitolo internazionalizzazione: la quota di studenti con cittadinanza estera è del 9,4%; in aumento rispetto all’anno precedente (8,5 %) e quasi il doppio rispetto sia alla media toscana (5,2%) che nazionale (5,3%).