
Sempre più progressi per l’Università di Firenze sul versante dell’occupazione dei propri laureati secondo il 27esimo rapporto AlmaLaurea che è...
Sempre più progressi per l’Università di Firenze sul versante dell’occupazione dei propri laureati secondo il 27esimo rapporto AlmaLaurea che è stato presentato ieri. "La fotografia relativa all’Ateneo fiorentino - spiega una nota - restituisce il quadro di una formazione spendibile positivamente nel mondo del lavoro, con percentuali di occupati superiori alla media nazionale".
Le performance dei laureati di primo e secondo livello usciti nel 2023 (intervistati a distanza di un anno dal conseguimento del titolo) Secondo il rapporto, tra i dottori triennali che non si sono iscritti a un corso di laurea magistrale gli occupati, un anno dopo il titolo, sono l’82,9% (erano l’80,4% lo scorso anno), a fronte di una percentuale nazionale del 78,6%. E per i laureati magistrali un anno dopo il titolo il tasso di occupazione è dell’81,1% (era il 78,3% l’anno scorso) a fronte del 78,6% nazionale. A cinque anni dal titolo i laureati magistrali usciti nel 2019, la percentuale di occupati sale al 92% (era al 90,3% lo scorso anno) rispetto a un dato nazionale dell’89,7%.
Fra questa ultima tipologia di laureati il 53,5% lavora nel settore privato, il 43,7% lavora nel settore pubblico e il 2,8% nel no-profit. I servizi assorbono l’83,4% degli occupati, mentre l’industria ne accoglie il 15,6%. Il 69,7% dei laureati di secondo livello, dopo un anno dal titolo, valutano la laurea "molto efficace o efficace" per il lavoro svolto; il dato cresce a cinque anni all’80,6%: entrambe le percentuali sono superiori delle medie nazionali.
Niccolò Gramigni