
Tutto pronto per l’eterna sfida fra gigliati e giallorossi in attesa del confronto con Gubbio. Stasera una città in festa con il duello più atteso dai biturgensi tra storia, canto e frecce.
di Claudio Roselli
Con le incertezze atmosferiche alle spalle, il Palio dei Rioni fra i balestrieri di Porta Romana e di Porta Fiorentina può andare finalmente in scena questa sera alle 21 in piazza Torre di Berta, a nemmeno 48 ore di distanza dall’appuntamento con la storia: la sfida contro Gubbio. Un pizzico di sano campanilismo cittadino che si ridesta per un paio di ore nel luogo centrale della città fra le due grandi parti in cui è divisa e a colpi di frecce. Sarà così per la 48esima volta, con i viola gigliati che nel bilancio generale si sono presi oltre i due terzi dei successi: 32 sono infatti le affermazioni ottenute contro le 15 del versante giallorosso della lupa, che ovviamente sente in modo particolare questa sfida. Dopo la doppietta 2022-2023, Porta Romana si è dovuta di nuovo inchinare lo scorso anno e quindi medita l’immediato riscatto, facendo leva anche su un regolamento che assegna alla perdente dell’edizione precedente la facoltà di indicare per prima il balestriere che aprirà la serie delle 11 tornate complessive nelle quali vanno a diretto confronto un tiratore per rione, poi si procederà alternativamente; chi si avvicina di più alla bulletta (il centro) consegna un punto, indicato dal capitano degli armati Paolo Giorni, per cui quando una delle squadre arriva a quota 6 si aggiudica il Palio e, con esso, il diritto a sfilare davanti all’altra in occasione del Palio della Balestra. I rispettivi capitani, Simone Carbonaro di Porta Romana e Riccardo Bonauguri di Porta Fiorentina, sono chiamati pertanto ad adottare precise tattiche nella scelta dei tiratori per giocarsi al meglio le loro chance, rinunciando in questo caso anche a effettuare le qualifiche.
Prima della competizione, come da tradizione consolidata, si procederà con la premiazione nella pubblica piazza del campione cittadino 2025, Alessandro Tizzi e del secondo e terzo classificato, ossia Enzo Cestelli e Simone Carbonaro, poi il campo sarà lasciato allo scambio di garbate "frecciatine" fra i cantori in ottava rima: Giancarlo Baglioni per il versante romano, Massimo Mazzi per quello fiorentino, non dimenticando l’ingresso in piazza del drappo di Maria Antonella Mercati (che andrà alla vincitrice di dopodomani) e a quello appositamente creato da Donatella Zanchi per il Palio dei Rioni. Al termine del cerimoniale, aperto dai cortei che proverranno dalle due distinte direzioni, parleranno le verrette in mezzo ai tra ordini di tribune dalle quali il tifo non mancherà di certo, nel contesto di un evento che rimane comunque di festa.