
Scalda i motori la grande macchina della Città del Natale: via alle candidature
Dove eravamo rimasti? Tra gli stand di lana grezza del mercato tirolese o in coda davanti alla paella? Sull’orologio del tempo la lancetta sta per fermarsi nei soliti punti. Il turismo un po’ rarefatto dell’estate aspetta con fiducia di essere alimentato dagli eventi grandi numeri: i 350 mila del mercato internazionale, nell’edizione in assoluto più ricca d’Italia, e il milione e mezzo degli ospiti alla Città di Natale. Che intanto batte il primo colpo. Anzi, un nuovo colpo. Mentre in Comune e alla Fondazione Intour affluiscono le domande di chi punta alle casine del Prato, l’affare d’oro soprattutto sul fronte alimentare ma non solo, da oggi il grande nord apre le selezioni per le assunzioni. Piccole assunzioni, certo, un paio di mesi concentrati soprattutto nei weekend. Ma pur sempre una buona occasione per tanti giovani. E un’occasione ricercatissima: un anno fa erano state 426 le candidature, ciascuna corredata di curriculum. Giovani soprattutto, ma nel clima che stiamo vivendo non mancheranno anche aspiranti più attempati. In ogni caso la selezione si muove in una forbice ampia, tra i 18 e i 65 anni: e per tutti sarà a disposizione la mail orientata all’obiettivo, [email protected]. Con la Confcommercio, ideatrice di questo appuntamento, a garantire il supporto tecnico: compresa la sede, quando il 3 novembre i candidati dopo una ricca scrematura saranno invitati per incontrare gli organizzatori del nord. Ottanta i posti in palio, in genere circa un centinaio le domande che saranno ammesse al secondo setaccio. Per tutti la possibilità di avere un posto nel villaggio dal 15 novembre al 28 dicembre.
I tirolesi avevano dato la loro disponibilità a restare sul pezzo fino alla Befana, ma alla fine il Comune è stato costretto a declinare l’offerta, per evitare un secondo trasloco alla Fiera. No, l’Antiquaria ne farà uno solo, per l’edizione di dicembre: e già dalla prossima, gli operatori di piazza Grande dovrebbero scoprire per andare dove. Traguardo un nuovo successo. "I mercatini hanno sempre avuto un fascino particolare tra i giovani, lo fanno con grande piacere e sono preparati" conferma dalla Confcommercio il vicedirettore Gianluca Rosai. "Si crea un indotto importante per il territorio. Ce ne sono alcuni che ogni anno partecipano e tornano a lavorare al villaggio tirolese, un lavoro che sa essere anche gratificante". Certo, meglio sarebbe tra un anno e l’altro che gli "eroi" del mercatino avessero trovato un lavoro più stabile: ma nell’incertezza va bene tenersi stretto questo più stagionale. Ma prima del bacio sotto al vischio suonerà la sirena del Mercato Internazionale.
Il Mercatissimo arrivato all’edizione numero 19. Squadra che vince non si tocca: ma ci saranno importanti rientri. Come le grandi grigliate brasiliane e argentine, rimaste al palo un anno fa aprendo un bel vuoto nel percorso. O addirittura come i bulbi di tulipano, il "giardino" fiorito che in genere apre l’evento per chi arriva da via Crispi. Appuntamento dal 10 al 12 ottobre, il timbro Confcommercio anche in questo caso, già 308 espositori confermati, 90 dei quali italiani doc, in gran parte aretini.
Tra le conferme c’è il banco israeliano, nel cuore dell’Eden, in passato tra i più gettonati ma che stavolta potrebbe anche sollevare qualche cruccio agli organizzatori, visto il clima che stiamo vivendo. Sarà in buona compagnia: street food giapponese, una presenza massiccia dell’Africa (dal Marocco all’Egitto alla Tunisia), la calata dei nessicani, il debutto gastronomico dei portoghesi, i cibi speziati dell’India, i liquori tutto fuoco di Cuba. Per non dire stinchi di maiale, paella e biscotti al cocco: già si avvistano le prime code.