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Mercato immobiliare in Toscana: nei primi 6 mesi del 2025 i canoni di locazione crescono più dei prezzi di vendita (+5,4% vs. +3,1%)

La zona più conveniente per comprare casa è la provincia di Arezzo, con 1.447 euro/mq

casa

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Arezzo, 15 luglio 2025 – Nel primo semestre del 2025, in Toscana i canoni di locazione sono cresciuti di più rispetto ai prezzi di vendita. I primi sono infatti saliti del 5,4%, mentre i secondi del 3,1%. Per comprare casa in regione bisogna mettere a budget, alla fine di giugno, 2.573 euro/mq medi, mentre per affittarla vengono richiesti, in media, poco meno di 16 euro/mq.

Lo fotografano i dati dell’Osservatorio semestrale sul mercato residenziale toscano realizzato da Immobiliare.it Insights, la proptech company specializzata in big data e market intelligence per il settore immobiliare del gruppo di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia.

Guardando agli altri principali indicatori di mercato, la Toscana rispecchia il trend italiano per quanto concerne la domanda*. L’interesse per le locazioni, visto anche il marcato aumento dei prezzi, è fortemente diminuito da inizio anno (-18,1%), mentre quello per le compravendite è aumentato del 12,1% nel periodo analizzato.

Il mercato di Firenze

Firenze si conferma il secondo capoluogo di regione in Italia più caro per comprare casa – alle spalle di Milano - avendo raggiunto i 4.577 euro/mq, in seguito all’aumento del 5,3% nel primo semestre del 2025. Identico discorso vale per l’affitto: solo Milano precede la città del David in termini di costo del canone, che a Firenze ha toccato i 21,4 euro/mq di media ed è cresciuto quasi del 3% rispetto al secondo semestre del 2024.

Nonostante l’aumento dei prezzi, nel capoluogo toscano la domanda di compravendite è salita da inizio anno, registrando un +6,5%, con l’offerta che comunque non ha accennato a contrarsi (+7,6%). Lo stock disponibile si è ampliato anche nel comparto delle locazioni (+27.5%) a fronte di un interesse che però è calato in maniera sostanziosa, evidenziando un netto -38,8%.

I trend delle compravendite in regione

Quasi tutte le aree regionali rispettano l’andamento di crescita dei prezzi di vendita nel primo semestre del 2025, e la salita più rilevante è quella del comune di Prato (+5,7%). Le uniche due eccezioni rispetto a tale comportamento si verificano nel comune di Arezzo, che scende dello 0,7%, e nella provincia di Massa Carrara (-2,8%). Rimane perfettamente stabile, invece, il comune di Massa. Alle spalle di Firenze, la provincia di Lucca è il territorio più costoso per comprare casa, con 3.779 euro/mq medi, mentre la zona più conveniente è la provincia di Arezzo, con 1.447 euro/mq.

Per quanto concerne la domanda, se molti territori salgono con variazioni a due cifre, allineandosi all’andamento generale, ci sono due movimenti in negativo: l’interesse cala infatti, da inizio anno, in provincia di Arezzo (-0,4%) e nel comune di Massa (-1,9%). Anche l’offerta mostra una tendenza all’accumulo in gran parte dei territori, ma in questo caso le eccezioni sono 5: il comune e la provincia di Siena, giù rispettivamente del 4,9% e del 3,9%, i comuni di Grosseto (-0,4%) e Livorno (-1,5%), al pari della provincia di Lucca (-1,4%).

I trend delle locazioni in regione

Anche nel settore delle locazioni quasi la totalità dei territori mostra una crescita dei canoni nei primi 6 mesi dell’anno. La salita più marcata è quella della provincia di Massa Carrara (+13,1%), mentre le uniche due contrazioni si registrano nel comune di Lucca (-2%) e in provincia di Pistoia (-1,9%). Il secondo territorio più caro in regione per affittare un immobile, dietro a Firenze, è il comune di Grosseto (20,5 euro/mq); al contrario, l’area in assoluto più economica è, come per le compravendite, la provincia di Arezzo (7,8 euro/mq).

Per quanto concerne la domanda di locazioni, nonostante la tendenza di decrescita regionale, ci sono alcune aree che mostrano un andamento in positivo: da segnalare, tra gli altri, il +65,4% della provincia di Prato, così come il +43,6% del comune di Grosseto. A livello di offerta, infine, gli incrementi superano le discese, ma tra queste ultime vanno segnalate quelle rilevanti del comune di Siena (-27,8%) e del comune di Carrara (-23,2%).