
Gaia Russo, la giovane paziente casentinese affetta da CMT2A, una rara neuropatia genetica
di Gaia Papi
Una serata speciale, un unico obiettivo: dare forza alla ricerca e alla speranza. Stasera a torna Dance for Gaia, l’evento di beneficenza nato dal cuore di Roberto Russo, babbo di Gaia, giovane paziente affetta da CMT2A, una rara neuropatia genetica. L’iniziativa, organizzata insieme al Centro studi DanzArno, porterà sul palco – a partire dalle 21:30 in piazza Martiri della Libertà – alcune tra le scuole di danza più attive della provincia di Arezzo, unite da un filo comune: trasformare la leggerezza dei passi e la potenza del movimento in un aiuto concreto. Il ricavato della serata sarà infatti devoluto al progetto di ricerca del Centro sulla Mitofusina 2, il gene responsabile della CMT2A. La coreografia collettiva che animerà il palcoscenico non sarà solo un’esibizione artistica, ma un vero atto di solidarietà. "Ogni anno Dance for Gaia è per noi un momento di emozione intensa – racconta Roberto Russo – perché vedere tanti ragazzi e ragazze ballare per Gaia e per la ricerca ci ricorda che non siamo soli in questa battaglia. La danza diventa una forma di energia che si trasforma in sostegno concreto".
La serata avrà anche un’importante presenza scientifica: la dottoressa Federica Rizzo, da anni impegnata con passione nel Progetto Mitofusina 2. Il suo lavoro è volto a comprendere i meccanismi della malattia e ad aprire nuove strade terapeutiche. "La ricerca su queste patologie rare è un percorso lungo e complesso – spiega Rizzo – ma è proprio grazie a iniziative come questa che possiamo proseguire con determinazione. Ogni contributo, ogni gesto di solidarietà, ci aiuta a guardare avanti".
Il pubblico che parteciperà a Dance for Gaia non assisterà dunque solo a uno spettacolo di danza, ma entrerà a far parte di un progetto più ampio: quello di costruire, passo dopo passo, un futuro con più possibilità di cura e più speranza per Gaia e per chi, come lei, convive con la CMT2A. Chi non potrà essere presente non resterà escluso: sarà comunque possibile contribuire con una donazione tramite il link dedicato bit.ly/DonaOra-CDF. Un invito che amplia i confini della solidarietà, rendendola accessibile ovunque. A , oggi, la danza si farà linguaggio universale di empatia e impegno. Un’arte che, per una sera, non parlerà solo di estetica e movimento, ma di comunità, amore e speranza. Perché ogni applauso potrà diventare un tassello nella lunga strada verso una cura.