
L’imprenditore sconsolato: "Mi ha chiamato mio figlio, l’acqua era dappertutto" "Siamo all’incrocio di due fiumiciattoli: in questa condizione non si lavora".
La bomba d’acqua di domenica sera non ha risparmiato via Romana, all’altezza di Olmo, trasformata per ore in un canale. Fra i magazzini invasi dall’acqua c’è anche quello della Vestri Cioccolato, una delle attività storiche della città. Magazzini dove solitamente ci sono profumi di cacao e scatole pronte a partire per mezzo mondo, ma domenica notte c’era soltanto acqua sporca e merce da buttare. "Ero a casa tranquillo – racconta il titolare, Danielo Vestri – quando mio figlio mi ha chiamato: "Babbo, vieni subito, qui c’è un problema". Quando sono arrivato l’acqua aveva già invaso tutto. La pompa non riusciva a smaltire e in pochi minuti ci siamo trovati sommersi. All’interno l’acqua era arrivata all’altezza del ginocchio. Fortunatamente nel magazzino teniamo scatole e materiale per contenere i nostri prodotti, non materie prime". Ma il danno economico è pesante. "Le nostre scorte, le scatole, la merce pronta per le spedizioni: tutto rovinato, da buttare. E oltre alla perdita materiale resta l’angoscia: non siamo più sicuri. Ogni volta che piove forte guardo fuori e mi prende il panico, perché penso: ’’ora chissà che succederà’. Non si può lavorare così, con la paura costante che basti un temporale per rovinare tutto".
Secondo Vestri "il problema vero è che due fiumiciattoli si convogliano in un fosso piccolo, poco più di uno scarico, che passa accanto alla ferrovia. Non viene mai fatta manutenzione: le Ferrovie tagliano gli alberi, ma al fosso non ci pensa nessuno. L’acqua allora si alza, straripa e finisce qui dentro. Questo è il terzo anno che succede. Non possiamo più accettarlo". Quello stesso magazzino andò praticamente sott’acqua, un metro e mezzo, nel 2019 quando la città venne allagata dopo un violentissimo temporale. In quel caso l’anima e il pioniere della grande azienda del cioccolato raccontò: "Abbiamo avuto centodieci mila euro di danni: sono botte pesanti. L’acqua ha invaso i magazzini, dove ha fatto sfracelli, c’era solo la conta di cosa dovevamo buttare".
Domenica a contenere l’emergenza, nella notte, sono stati i Vigili del Fuoco: "Verso mezzanotte erano qui, senza di loro sarebbe stato ancora peggio. Sono indispensabili, veri eroi. Ma non si può pensare che ogni volta si debba sperare nell’intervento di chi porta i soccorsi. Qui serve prevenzione". Vestri annuncia di voler agire: "Chiameremo Trenitalia. L’acqua arriva dalle massicciate ferroviarie e da lì bisogna partire. Non è un problema solo nostro, ma di chiunque vive e lavora in questa zona".
E proprio per arginare il problema il Comune ha messo in campo una task force insieme a Nuove Acque per realizzare opere idrauliche ad hoc. Gli interventi già conclusi hanno evitato il peggio già nella giornata di domenica. E i cantieri vanno avanti per completare il resto degli interventi. La vicenda si inserisce in un quadro più ampio e rimanda agli effetti dei cambiamenti climatici con precipitazioni sempre più intense e concentrate, e che ripropongono, ogni volta, la necessità di un sistema di manutenzione in grado di tenere a fronte di precipitazioni sempre più violente. E imprevedibili.