LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Quei 50 millimetri di bufera. Auto e bus in balia dei sottopassi. Quattro quartieri presi d’infilata

Colpita duramente la parte ovest: Olmo, via Romana, Meridiana e Pescaiola sotto pressione. Poi il nubifragio ha virato scaricando nella zona di San Fabiano 27 millimetri in meno di un’ora.

Foto tratta dalla pagina Facebook de La Racchetta Odv Arezzo

Foto tratta dalla pagina Facebook de La Racchetta Odv Arezzo

Cinquanta sfumature di tempesta. Come i millimetri di pioggia che la "bomba" ha scaricato sulla città in un’ora. Il dato complessivo è dedotto prendendo come base la rilevazione della stazione pluviometrica di San Fabiano, zona est della città. Lì tra le 18,50 e le 20 la tempesta ha scaricato 27 millimetri di acqua: raddoppiando il dato si arriva al totale. Che non è lontano dalla realtà per una serie di motivi. Uno: l’anomalia di una tempsta, sfuggita ai "radar" meteo o comunque non considerata tra i livelli di allerta anche perchè - dicono gli esperti - ha mutato repentinamente il corso e la sua potenza. Due: l’intensità della precipitazione concentrata in un arco ristetto di tempo. Tre: l’anomalia della bomba d’acqua che ha colpito la città ma a pezzi. Le registrazioni del Centro Funzionale della Regione tra le 18 e le 20 fissano l’andamento del nubifragio. Si vede chiaramente che sale dalla Valdichiana in verticale (come accade in ogni forte temporale) sulla direttrice Cesa-Alberoro-Olmo-San Zeno: lì il primo colpo, tra acqua e vento. Poi piega verso la zona a ovest della città: da via Romana, ad Agazzi, a Tortaia - tra i quartieri più colpiti -, la Meridiana, tutta l’area di via Fiorentina. Solo in un secondo tempo, la tempesta vira il percorso attraversando Arezzo e raggiungendo il lato orientale. Qui siamo tra le 19.40 e le 20: quasi la "coda" della bomba d’acqua che nel frattempo aveva mandato in tilt i sottopassi, tra la zona Pratacci e quella del centro cittadino, compreso il tunnel del Baldaccio. E del resto le foto degli automobilisti impantanati rilanciate sui social sono impressionanti. Perfino un autobus ha fatto fatica a passare per la quantità d’acqua che in poco tempo ha invaso la carreggiata della "doppia canna".

I sottopassi, diversamente dalla bomba d’acqua d’inzio mese (ad eccezione del Baldaccio) questa volta, non hanno retto l’onda d’urto , come dimostra l’immagine del tunnel dei Fratelli Lebole: un’auto intrappolata nell’acqua salita fino al "tetto". In quel caso l’automobilista ha tentato di fare retromarcia ma invano, e a quel punto ha deciso di abbandonare la vettura e mettersi in salvo. Più o meno la disavventura capitata agli automobilisti bloccati dalla tempesta a Ristradelle, la parallela della strada regionale 71 (colpita duramente la parte tra Rigutino e Olmo). C’è voluto l’intervento dei vigili del fuoco per evitare il peggio.

È il bis del 3 agosto, quando la bomba d’acqua schiafeggiò la fiera antiquaria e pure il resto della città. Gli effetti fanno parte di un clichè che ormai si ripete: viabilità in tilt, scantinati di abitazioni invasi dall’acqua, piante sradicate dal vento. Maratona no stop per vigili del fuoco e volontari della Protezione Civile. Un lavoro andato avanti per tutta la notte. Circa settanta gli interventi che hanno impegnato i pompieri, alle prese con glio effetti che la tempesta si è lasciata alle spalle. La sala operativa ha allargato i "confini", diventando una sala di crisi da dove sono state raccolte centinaia di chiamate arrivate nel clou della tempesta. E per gestire l’emergenza sono stati raddoppiati i turni e in città sono arrivate altre squadre dal comando da Firenze e Siena: in totale 8 squadre e 40 pompieri che hanno lavorato senza sosta. Prezioso iòl supporto delle squadre dei volontari di Protezione Civile che hanno provveduto a liberare dall’acqua i locali delle abitazioni con l’attivazione delle motopompe.

Ieri l’emergenza è rientrata ma per oggi su tutta la Tos scana è stato diramato il codice giallo che segnala la possibilità di temporali. La bomba d’acqua di domenica ha riacceso la polemica politica: il sindaco Alessandro Ghinelli punta il dito contro la Regione e sul profilo Facebook istituzionale scrive: "Nessuna allerta meteo era stata diramata dalla Regione Toscana. Proprio per questo, il ringraziamento a chi è intervenuto è ancora più sentito: nessuno era stato messo nelle condizioni di prepararsi, ma è stato necessario agire in tempo reale in circostanze molto difficili". Dal fronte delle opposizioni il Pd attacca con Donati e Caneschi che accusano l’amministrazione comunale e mettono nel mirino il tunnel del Baldaccio. Fino alla prossima bomba d’acqua.