CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Premio Pieve scalda i motori. Il ’900 nei diari della memoria . Giani: "Patrimonio nazionale"

Storie personali e collettive tra 1945-2025. Dal 18 al 21 settembre spazio alle voci dei cittadini comuni

Il presidente della Regione, Eugenio Giani e quello dell’archivio diaristico, Albano Bragagni, premiano Albertina Castellazzi, vincitrice dell’edizione 2024 del Premio Pieve Saverio Tutino

Il presidente della Regione, Eugenio Giani e quello dell’archivio diaristico, Albano Bragagni, premiano Albertina Castellazzi, vincitrice dell’edizione 2024 del Premio Pieve Saverio Tutino

di Claudio RoselliPIEVE SANTO STEFANOÈ già partito il conto alla rovescia per la 41esima edizione del Premio Pieve Saverio Tutino, in programma da giovedì 18 a domenica 21 settembre prossimi nella oramai ribattezzata "Città del Diario", titolo che a Pieve Santo Stefano spetta senza dubbio di diritto per il grande lavoro che sta portando avanti sul tema cardine della memoria. Al proposito, "1945-2025, il ritorno della memoria" è il titolo della quattro giorni di quest’anno. Ieri la presentazione istituzionale dell’evento a Firenze, nella sede della Regione Toscana e il presidente Eugenio Giani ha rimarcato come il premio abbia con il tempo acquisito una importanza persino internazionale: "Un patrimonio culturale unico nel suo genere- ha detto - un simbolo dell’impegno civile e della memoria collettiva che affonda le sue radici nel cuore della Toscana. Attraverso le testimonianze intime e autentiche raccolte dall’Archivio diaristico nazionale, questo concorso restituisce la voce di cittadini comuni, la loro vita quotidiana, le loro emozioni, le speranze, le difficoltà e i sogni. L’Archivio, che conta oltre 10mila testi, è diventato un punto di riferimento nazionale e dal corrente anno la Regione è a pieno titolo all’interno della Fondazione".Il presidente dell’Archivio diaristico, Albano Bragagni, ha aggiunto che, partendo da una statistica, nel 2025 al Piccolo museo del diario il numero dei visitatori è salito del 15% rispetto all’anno passato, mentre la direttrice Natalia Cangi ha rimarcato come negli 80 anni compresi fra le due date (1945 e 2025) vi siano la storia dell’Europa e dell’Italia e come più in generale il Premio attesterà il fatto che esista una storia dell’umanità che deve essere riservata e tutelata.Ricordiamo che il premio Tutino giornalista è stato assegnato a Rita Baroud, la giovane reporter palestinese che ha raccontato da Gaza la fame e la guerra nel suo paese e che il Premio Città del diario andrà a Antonio Scurati, l’autore del romanzo monumentale M. In concorso gli epistolari di Bernardina Casarin e Vittorio Binotto, Eduardo Renato Caianiello e Carla Persico, Chiara Castellani con Paolo Castellani e Danilo Matievich; i diari di Ricciardo Vaghetti e Arnaldo Manni e le memorie di Tito Zampa, Francesca Ingoglia e Debora Pietrarelli.