
Tris per Dino con Bosea, seguito in un arrivo mozzafiato da Silvano Mulas, su Abracadabra. La madrina dell’edizione 2025 Hoara Borselli: "Qui ho toccato con mano il vero senso di appartenenza".
di Marianna Grazi
è verde arancio. Porta Fiorentina, dopo una gara tiratissima all’ultimo galoppo, vince il Palio dei Rioni, il sedicesimo nella storia della manifestazione come gridano i rionali percorrendo in trionfo le vie cittadine. Dino Pes ha messo a segno una straordinaria vittoria con Bosea, seguito in un arrivo mozzafiato da Silvano Mulas, su Abracadabra, per Porta Romana. È il numero 16 per il Rione, che si mette quindi al comando della classifica dei Palii vinti. E per Dino Pes un altro incredibile sigillo dopo il trionfo nel 2023 a e dello scorso anno, ad agosto, al Palio di Siena con la contrada della Lupa. "Per me questo Palio è speciale, qui a ho corsi sei volte, ho vinto tre, c’è un’emozione unica – ha detto emozionato – E devo dire che tutto il rione mi ha fatto sentire come a casa, mi trovo benissimo con loro e questo è il risultato". Nonostante la giornata fosse già afosa, tanto che durante il corteo storico sono state almeno una dozzina le persone che hanno accusato malori e svenimenti, subito soccorse dal personale sanitario, l’atmosfera è diventata rovente al suono del colpo di mortaretto alle 19 in punto, con la chiamata di cavalli e fantini. All’estrazione Porta Fiorentina si è aggiudicata lo steccato con Dino Pes detto "Velluto" su Bosea, seguita dal Cassero con l’esordiente Elias Mannucci detto "Turbine" su Tiepolo, e da Porta Romana, con Silvano Mulas detto "Voglia" su Abracadabra; queste le prime tre posizioni alla mossa, seguite dagli altri fantini verde arancio Andrea Chessa detto "Nappa II" (bianca) su Vanadio da Clodia, Adrian Topalli detto "Vulcano" su Veranu e Antonio Mula detto "Sciardana" su Uan King.
Al mossiere Gennaro Millone il compito non facile di dare il via alla corsa, il momento più atteso dai tre rioni. Una prima mossa non valida, qualche parola pronunciata a mezza bocca tra i fantini, giochi di partenza e accordi, qualche calcio tra cavalli e poi la partenza, quasi a sorpresa, già alla seconda mossa.
Il drappo, dipinto dall’artista napoletana Lucia Fiore e custodito fino al momento del Palio nel Santuario della Madonna delle Grazie del Rivaio cui è dedicata la manifestazione, è stato quindi consegnato nelle mani dei verdi arancio, circondato dalla gioia e dai cori dei rionali. Oltre tremila persone tra la piazza e le tribune gremite, e tra questi alcuni volti noti al pubblico come l’ormai di casa Marky Ramone, batterista statunitense dei Ramones, che si è detto felicissimo dello spettacolo: "è la prima volta che lo vedo, è bello vedere come una competizione così accesa unisca il paese e i cittadini". Nella tribuna autorità, accanto al sindaco Mario Agnelli e al prefetto di Arezzo Clemente di Nuzzo, la madrina dell’edizione 2025 del Palio Hoara Borselli, giornalista e volto televisivo, che ha accolto con entusiasmo e commozione l’invito.
"È bello ritrovare la mia toscanità e non ci ho pensato due volte quando il sindaco Agnelli mi ha chiesto di partecipare. È la mia prima volta al Palio, ma ho qui toccato con mano il vero senso di appartenenza di una comunità. Il Palio rappresenta la storia di questo territorio ed è qualcosa che dobbiamo difendere con le unghie e con i denti". Il primo cittadino non ha nascosto l’emozione: "Faccio fatica a dire che cosa non è emozionante nel Palio. Al momento della mossa scaricheremo tutta l’adrenalina, ci sono tre rioni, è ovvio che ognuno di essi vorrà vincere, ma quello che conta è che sia una festa di tutto il paese".