MARCO CORSI
Cronaca

Nuova ’diga’ contro le alluvioni. Giani: "Rendiamo sicuro il paese"

L’intervento da 680mila euro completa la riqualificazione della strada e sostituisce le vecchie tubature. Il sindaco Rossi e il presidente della Regione: "Passo avanti per affrontare le nuove condizioni climatiche".

Il sindaco Michele Rossi e il presidente della Regione Eugenio Giani al taglio del nastro del secondo lotto di intervento sul fosso di Faella

Il sindaco Michele Rossi e il presidente della Regione Eugenio Giani al taglio del nastro del secondo lotto di intervento sul fosso di Faella

di Marco Corsi

FAELLA

A Faella, ieri mattina, è stato inaugurato il secondo lotto dei lavori di messa in sicurezza idraulica del fosso Rantigioni. L’intervento ha comportato la completa riqualificazione della strada con nuovo manto d’asfalto e relativa segnaletica, ma soprattutto la sostituzione delle vecchie tubazioni con condotte più ampie, in grado di gestire portate maggiori e di collegarsi in maniera più efficiente alla rete fognaria cittadina. Al taglio del nastro, oltre al sindaco Michele Rossi e ad alcuni esponenti della giunta, anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.

Il fosso Rantigioni, principale immissario del torrente che dà il nome al paese, era stato in passato tombato a monte. Questa scelta aveva provocato a valle un accumulo eccessivo di acque, con gravi conseguenze per l’abitato come alluvioni e allagamenti. Il sindaco ha evidenziato come il secondo lotto si inserisca in un progetto complessivo da oltre 3,5 milioni di euro. "Il primo lotto, a monte del torrente Rantigioni, ha comportato un investimento di un milione e 300mila euro e ha incluso la realizzazione di una cassa di espansione, che qui non vediamo ma che svolge un ruolo fondamentale. Il secondo lotto, del valore di 680mila euro, di cui 500mila finanziati dalla Regione Toscana e 180mila dal bilancio comunale, ha permesso di completare un tratto tombato con nuove tubature più ampie, collegate al sistema fognario. Questo intervento rappresenta un passo decisivo per la sicurezza idraulica di Faella, ma non è ancora sufficiente: manca il terzo lotto, che collegherà quest’area alla cassa di espansione. Il progetto è già esecutivo e ci auguriamo che il finanziamento arrivi nei prossimi mesi".

Il presidente Giani, ha sottolineato l’urgenza di interventi strutturali alla luce dei cambiamenti climatici. "Le nuove condizioni climatiche mettono a rischio la stabilità di territori che fino a pochi decenni fa non conoscevano criticità di questo tipo. Oggi – ha spiegato - assistiamo a fenomeni estremi, come le cosiddette bombe d’acqua, che hanno già colpito duramente Faella, causando danni a oltre 200 famiglie. Ho inaugurato anche il primo lotto del progetto e ricordo quando portai in Consiglio regionale la variazione di bilancio per finanziare il secondo: qualcuno mi rimproverò che si trattava di un intervento ad hoc, ma era evidente che fosse indispensabile per completare il sistema di adduzione del fiume e trasformarlo in un’infrastruttura sicura per il paese. Oggi sono soddisfatto di vedere i risultati concreti di quel lavoro".