
SANSEPOLCRO C’è un precedente femminile nella lunghissima storia dei balestrieri di Sansepolcro e riguarda il Palio con gli amici-rivali di Gubbio,...
SANSEPOLCROC’è un precedente femminile nella lunghissima storia dei balestrieri di Sansepolcro e riguarda il Palio con gli amici-rivali di Gubbio, non il Sant’Egidio. Occorre riavvolgere il nastro di ben 71 anni per trovare l’unica donna in assoluto che ha tirato dai 36 metri nella ultrasecolare competizione e che – come vedremo più avanti – non è passata di certo inosservata, anzi! Domenica 8 settembre 1954: da quattro edizioni il Palio si disputa in costume e in piazza Torre di Berta spicca il sorriso di una bella 21enne, Annamaria Ferrandu (nella foto), in posizione di riposo con l’arma e nel plotone assieme agli uomini. Vive da sempre al Borgo, anche se il suo cognome è di chiara origine sarda; il 29 maggio dell’anno successivo, il 1955, sale sul banco anche di piazza Grande a Gubbio e da quel momento la figura della balestriera di Sansepolcro assume una straordinaria quanto inattesa valenza mediatica anche in ambito nazionale: Annamaria Ferrandu viene infatti considerata come una sorta di icona dell’emancipazione femminile, essendo riuscita a trovare spazio in un contesto tipicamente maschile. Persino i titoli dei quotidiani e dei settimanali a tiratura nazionale sono roboanti, vedi "campionessa del mondo di tiro con la balestra", oppure la "fake" che la dava vincitrice in quel Palio di Gubbio andato invece ad appannaggio degli umbri. E inevitabilmente si scatenò quello che oggi si chiama "gossip".