CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Palio della Vittoria, il borgo freme. Si va verso il record di partecipanti

Le iscrizioni sono ancora aperte, si potrebbe arrivare a quota 85: al momento i Comuni rappresentati sono 18. Intenso il programma fin da sabato tra la Sala del Cassero e piazza Mameli. Arrivano i cortei storici.

Antonio Rossi, l’eugubino vincitore dell’edizione 2024, insieme. alla madre subito dopo l’arrivo

Antonio Rossi, l’eugubino vincitore dell’edizione 2024, insieme. alla madre subito dopo l’arrivo

di Claudio Roselli

L’edizione 2025 del Palio della Vittoria, la 21esima dalla riproposizione avvenuta nel 2003 che è in programma per domenica 29 giugno, potrebbe essere quella del nuovo record assoluto di partecipanti. Considerando il fatto che ancora le iscrizioni sono aperte, si potrebbe arrivare a quota 85: di certo, al momento i Comuni rappresentati sono 18, fra i quali quello di Gubbio, che ha dominato l’ultimo biennio con i trionfi nel 2023 di Manuel Moriconi e nel 2024 di Antonio Rossi, il quale proprio sul filo di lana riuscì a trovare il guizzo risolutore nei confronti del milanese Tommaso Chiesa. È stata ribattezzata la "corsa podistica più pazza del mondo", quella che celebra la "toscanità" decretata dall’esito della celebre Battaglia combattuta nel 1440 (il 29 giugno, appunto) e dipinta da Leonardo da Vinci nel misterioso affresco di Palazzo Vecchio a Firenze.

In essa c’è una tattica di squadra (ogni Comune può schierare fino a cinque atleti) che prevede spinte, trattenute e placcaggi, puntuali soprattutto nella parte iniziale dei 1440 metri del tracciato, tutto rettilineo ma in costante ascesa fino all’arrivo di piazza Baldaccio, dove a ridosso del traguardo è posta l’unica curva. Il bilancio dal 2003 a oggi registra 4 successi, 3 di Pieve Santo Stefano; 2 ciascuno di San Giustino, Sansepolcro, Arezzo e Gubbio e uno a testa di Città di Castello, Firenze, Badia Tedalda, Milano e Montepulciano. A occuparsi dell’evento, con il patrocinio del Comune, c’è l’omonima associazione presieduta da Valter Capacci, che ogni anno commissiona la realizzazione del drappo a un artista; in questo caso, all’anghiarese Giancarlo Ghignoni.

Si comincia sabato 28 giugno alle 17,30 nella Sala del Cassero con l’incontro dal titolo "1440: l’onore delle armi -Cavalieri, armi e armature nelle guerre d’Italia", a cura dello storico e divulgatore Roberto Cinquegrana. Alle 21, in piazza Mameli a ingresso gratuito, la Compagnia dei Ricomposti presenta "Il Baldaccio d’ – storia e leggenda di un capitano di ventura". La festa di domenica prenderà il via alle 18.30 con la sfilata in piazza Baldaccio dei sindaci, delle delegazioni dei cortei storici dei balestrieri di Sansepolcro, della Giostra del Saracino di Arezzo, del Calcio Storico Fiorentino e del Palio della Vittoria. Al calar del sole, il via alla corsa, poi alle 21.30 la "Cena della Vittoria" lungo le antiche mura.