CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Nascondeva gli ebrei nel magazzino. Dopo 80 anni "Giusta fra le Nazioni". Emilia Valori, l’angelo di Gricignano

Il riconoscimento dal centro Yad Vashem. Ospitava mamme e bambini vicino al quartier generale delle SS. Aveva già ricevuto onorificenze da Paolo VI e da Napolitano. Il figlio ha guidato la Società Autostrade.

Emilia insieme al figlio Giancarlo Elìa Valori, manager di successo ed ex presidente di Autostrade per l’Italia

Emilia insieme al figlio Giancarlo Elìa Valori, manager di successo ed ex presidente di Autostrade per l’Italia

di Claudio Roselli

Una donna a distanza di 37 anni dalla sua morte ha ricevuto il prestigioso titolo di "Giusta fra le Nazioni" per aver salvato gli ebrei perseguitati dai nazisti. Si tratta di Emilia Marinelli Valori (il secondo cognome è quello da coniugata), nata nella frazione di Gricignano il 5 luglio 1902 e scomparsa nel 1988. Nello scorso mese di agosto, ecco il riconoscimento a lei assegnato dalla commissione del centro Yad Vashem per la Memoria dell’Olocausto. Una storia particolare, quella legata a "Mamma Emilia", come in molti l’avevano ribattezzata: dopo aver sposato Marco Valori e avuto il primo figlio, Leo, si era trasferita nel 1938 a Meolo, Comune della provincia di Venezia, dove ha gestito un magazzino tabacchi assieme al marito. Proprio nel paese veneto ha dato rifugio a circa un centinaio di persone, risparmiando loro la deportazione. E a Meolo, nel 1940, è nato il secondo figlio, Giancarlo Elìa, tuttora in vita e protagonista di una brillantissima carriera di manager e di esperto di geopolitica: il Valori presidente di Autostrade per l’Italia, della Società Meridionale di Elettricità e di Sviluppo Lazio è proprio lui, di fatto originario del Borgo.

Ma si è ricordato di lui, facendolo cittadino onorario. Emilia Marinelli Valori si adoperò per nascondere ebrei e altri perseguitati nel magazzino tabacchi che era stato chiuso dalla Guardia di Finanza, rischiando la vita lei stessa in prima persona; ospitò in particolare mamme con bambini, sottraendole alle SS, che poco lontano da lì avevano insediato il loro quartier generale. E assieme al marito Marco, Emilia diede supporto alle compagini partigiane della zona, nelle quali militava il figlio maggiore Leo. Gesta che a Emilia avevano già portato onorificenze di una certa importanza, fra le quali la "Croce pro Ecclesia et Pontefice", conferitale da papa Paolo VI nel 1965 e la "Medaglia d’Oro al merito civile" alla memoria nel 2009, su decisione dell’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Emilia è morta a Roma (dove vive Giancarlo Elìa) il 22 marzo 1988 e dieci anni più tardi, nel 1998, una cerimonia in suo onore si era tenuta a Gerusalemme, alla presenza dell’ex primo ministro israeliano Shimon Peres e di Leah Rabin, vedova dell’ex presidente Yitzhak Rabin. Altri tributi le sono stati rivolti in varie città del mondo, dall’Italia alla Cina. A , che in passato aveva conferito la cittadinanza onoraria al figlio Giancarlo Elìa Valori, è recente anche la proposta di intitolare a Emilia Marinelli un tratto dei Cammini di Francesco a Gricignano.

Sono pertanto due, ora, le persone a fregiarsi del titolo di "Giusto fra le Nazioni": nel 2013 venne riconosciuto don Duilio Mengozzi (morto nel 2005), lo storico parroco di un’altra frazione di campagna, il Trebbio, che era nato in Romagna, a Galeata. Al Trebbio, don Duilio è stato per ben 67 anni. Dopo una cerimonia che si svolgerà nei prossimi mesi all’Ambasciata israeliana a Roma, il nome di Emilia Marinelli Valori verrà iscritto nel Muro d’Onore del Giardino dei Giusti di Gerusalemme.