LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Mamma muore in auto nel burrone. In bilico 50 metri, poi precipita. Aveva una figlia

Tragedia sulla 73 vicino Arezzo: perde il controllo della macchina, tra le ipotesi un malore o un guasto. I vigili del fuoco hanno lavorato ore per recuperare il corpo in fondo alla scarpata. Allarme dai testimoni

I vigili del fuoco si sono calati dall’elicottero per recuperare il corpo della vittima

I vigili del fuoco si sono calati dall’elicottero per recuperare il corpo della vittima

Arezzo, 12 luglio 2025 – Un lampo. E la vita si spegne. Lì in fondo a un burrone. L’auto che scivola nel canalone che costeggia la strada, e lei intrappolata tra le lamiere. Hanno tentato di rianimarla ma non c’è stato nulla da fare. è morta così Gianna Corgiatini, 56 anni, in un pomeriggio di luglio dal sapore di vacanze. Un pomeriggio di sole, dopo una giornata di lavoro a Sansepolcro. Lei che si era rimboccata le maniche quando le saracinesche della Pam di via Alfieri si sono abbassate per l’ultima volta.

Lei che non si era arresa e il lavoro se l’era andato a cercare, perfino in Valtiberina. Viveva ad Agazzi (come si legge sul profilo social della donna) insieme alla famiglia e chi l’ha conosciuta tra gli scaffali o alle casse del supermercato ricorda il suo sorriso e la sua gentilezza. Gianna faceva la spola con Sansepolcro e ieri, come del resto faceva praticamente tutti i giorni, stava rientrando a casa dal lavoro quando tutto è precipitato, quando tutto è finito in fondo a quel burrone. Lei era alla guida della sua auto e stava percorrendo la strada dei due mari, la 73. All’altezza di Stoppe d’Arca, poco dopo il ristorante La Giostra, qualcosa non ha funzionato più: Gianna Corgiatini ha perso il controllo della vettura in prossimità di una curva. Poi la fine in fondo a quel burrone.

I vigili del fuoco hanno lavorato a lungo per liberarla dall’abitacolo della vettura, una utilitaria Hunday, ridotto a un ammasso di lamiere. Si sono calati con il verricello dall’elicottero Drago: l’unica possibilità per raggiungerla in una zona impervia. Ma per lei non c’era più nulla da fare e i tentativi di rianimarla praticati dagli specialisti dell’emergenza, purtroppo non sono serviti.Secondo una prima ricostruzione, la macchina in un primo momento ha come oscillato sul ciglio della strada per una cinquantina di metri, poi è finita innel burrone, profondo diverse decine di metri e circondato da una vegetazione molto folta.

La macchina dei soccorsi è scattata subito dopo la chiamata di alcuni automobilisti: in azione squadre dei vigili del fuoco e ambulanze della Croce Rossa. A chiarire la dinamica e la cause del tragico schianto saranno gli agenti della polizia municipale che hanno eseguito i rilievi di legge e dovranno poi riferire al magistrato che coordina l’inchiesta e che ieri ha fatto un sopralluogo nel punto dove la vettura è precipitata. Gli investigatori dovranno chiarire cosa sia accaduto in quel lampo di tempo in cui Gianna Corgiatini ha perso il controllo della macchina ed è morta. Una distrazione, un malore improvviso che non le ha lasciato scampo? Oppure un guasto alla vettura. Tra le ipotesi c’è anche quella di un animale che può avere attraversato la strada mentre lei stava percorrendo la corsia in direzione della città. Un attimo nel quale forse per provare a schivarlo ha perso il controllo della guida. Ma sono tutte ipotesi, interrogativi che seguono la tragedia e che hanno bisogno di riscontri e di risposte certe.