LAURA LUCENTE
Cronaca

Lavori alla pieve di San Michele. Dal giardino botanico ai percorsi per i pellegrini

Patto Comune e parrocchia. L’obiettivo è renderla non solo luogo di culto ma punto di sosta per escursionisti

La Pieve di Metelliano rappresenta un nodo strategico nella rete dei cammini storici ed è già raggiunta da percorsi come la via Lauretana, la via di San Francesco e la via romea Germanica

La Pieve di Metelliano rappresenta un nodo strategico nella rete dei cammini storici ed è già raggiunta da percorsi come la via Lauretana, la via di San Francesco e la via romea Germanica

È stato formalizzato a Cortona il protocollo d’intesa tra il Comune e la Parrocchia dei Santi Michele Arcangelo e Giovanni Evangelista per la realizzazione del progetto di riqualificazione del Parco della Pieve di San Michele Arcangelo a Metelliano. L’accordo rappresenta un tassello all’interno delle strategie di valorizzazione culturale e paesaggistica del territorio cortonese, con particolare attenzione al versante della Val d’Esse.

Il progetto, redatto nel 2022 dall’architetto Mariateresa Iaria per conto del parroco Don Piero Sabatini, ha ottenuto un finanziamento nell’ambito del PNRR destinato alla protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale, con risorse dell’Unione Europea – Next Generation EU. L’intervento prevede la sistemazione delle aree verdi circostanti la chiesa, la creazione di un giardino botanico con piante officinali locali, il potenziamento dell’accessibilità e la valorizzazione del sito come punto di snodo per escursionisti, pellegrini e visitatori.

Il complesso, esempio di architettura romanica-bizantina dell’XI secolo, sarà integrato all’interno del sistema del MAEC Parco, l’itinerario culturale e naturalistico che collega le emergenze archeologiche e paesaggistiche del territorio di Cortona. "La Pieve di Metelliano rappresenta un nodo strategico nella rete dei cammini storici – si legge nel protocollo – ed è già raggiunta da percorsi come la Via Lauretana, la Via di San Francesco e la Via Romea Germanica".

L’obiettivo è quello di renderla non solo luogo di culto, ma anche centro di accoglienza per pellegrini, punto di sosta per escursionisti a piedi, in bici o a cavallo, e sede di eventi culturali e spirituali. L’accordo prevede inoltre la creazione di un gruppo di lavoro permanente, composto da rappresentanti del Comune, della parrocchia, del Maec e del gruppo progettuale, con il compito di coordinare le attività e di promuovere futuri bandi di restauro e valorizzazione.

La durata del protocollo è fissata in cinque anni, con possibilità di prolungamento. La Pieve e il suo parco, inoltre, custodiscono testimonianze storiche di grande rilievo: dalle élites etrusche romanizzate dei Metelli, alla formazione delle prime comunità cristiane cortonesi, fino agli studi botanici settecenteschi dell’Abate Mattia Moneti, i cui documenti sono conservati nella Biblioteca dell’Accademia Etrusca.