
Due volontari si abbracciano, devastati dal dolore
Il silenzio piomba nella piazza dei tremila quando le bare sfilano portate spalla dai volontari della Misericordia: piangono ma sono lì a proteggere Gianni Trappolini e Giulia Santoni, i soccorritori morti nell’ambulanza centrata da un Tir lungo il tratto aretino dell’Autosole. Con loro è morto Franco Lovari, il paziente che stavano trasferendo da un ospedale all’altro. A Terranuova sono arrivati da tutta Italia, uomini e donne con la divisa della carità. Ci sono le parole di Papa Leone a risuonare nel silenzio che custodisce il dolore. Il suo messaggio, indirizzato al vescovo aretino Migliavacca attraverso il segretario di Stato Parolin, è cura per una ferita profonda che qui, tutti, scelgono di condividere. Il pontefice ricorda "il generoso impegno di quanti offrono la propria opera nei confronti dei fratelli bisognosi sull’esempio del buon samaritano del Vangelo, implora il conforto della fede per i congiunti invocando al Signore pronta guarigione per i feriti". Un lungo applauso è la risposta della piazza dei tremila. " Il volontariato è il volto dell’Italia migliore e noi siamo orgogliosi di quella straordinaria rete di solidarietà che quotidianamente garantisce il suo contributo per un’Italia più giusta", è il pensiero che la premier Giorgia Meloni affida ai social.
E nel giorno dell’ultimo saluto, "voglio stringermi alle famiglie di tutte e tre le vittime e ribadire il ringraziamento del Governo per tutti i volontari che, ogni giorno, scelgono di donarsi al prossimo". Il viceministro Maria Teresa Bellucci, tra la commozione, definisce i due soccorritori "i figli più belli dell’Italia, due belle persone animate da altruismo e solidarietà". Le gigantografie di Gianni e Giulia campeggiano ai lati del palco dove il vescovo Andrea e il correttore delle Misericordie monsignor Franco Agostinelli celebrano i funerali. Dal governo arriva anche il messaggio del ministro per le disabilità Alessandra Locatelli. Dolore e gratitudine sono le parole chiave che Migliavacca cuce all’omelia sottolineando che la vita delle tre vittime "è stata una testimonianza di amore concreto, di servizio generoso e silenzioso". L’esempio più luminoso della Toscana: il governatore Giani esalta l’opera di "520 associazioni di volontariato rispetto a 273 comuni. Giulia e Gianni rappresentano il senso più autentico di questa realtà che fa grande la Toscana". Loro "non svolgevano solo un servizio: avevano scelto di dedicare la propria vita agli altri", dice dal palco il presidente nazionale delle Misericordie Domenico Giani: "Il loro esempio resterà scolpito nella memoria di tutti noi, e li ricorderemo con infinita gratitudine e affetto". Centinaia di palloncini bianchi volano nel cielo che qui, ha i colori della Misericordia.