
Addio a Fabio Fioroni, per tutti conosciuto. come il battagliero Otto
AREZZOAddio al più battagliero tra gli aretini. E’ scomparso nei giorni scorsi all’età di 79 anni Fabio Fioroni, per tutti Otto. Famoso per le sue clamorose battaglie e per le proteste contro sindaci e assessori, Otto Fioroni è stato forse il precursore dei Flash Mob con i suoi striscioni, i cartelli e le magliette dissacranti, i petardi e le trombe e perfino i fumogeni da stadio, gli inconfondibili occhiali spessi, sempre in trincea contro sprechi e potenti di turno. A ricordarlo tra gli altri Officine della Cultura, la cooperativa di cui è stato uno dei fondatori. "Oggi salutiamo un gigante gentile: Fabio Fioroni, detto "Otto" – ricordano a Officina della Cultura - Forse non molti sanno che è uno dei fondatori di Officine della Cultura, più grande di tutti noi di almeno una generazione, ma sempre sullo stesso piano nel cuore: lui ci ha creduto fin dall’inizio – nel lontano 1997 – quando nacque la cooperativa. Poi le strade si sono divise, ma le sue pacche sulle spalle, i suoi ragionamenti surreali e geniali, non ci hanno mai lasciati. Otto era fragile, solitario, ma limpido. Con quegli occhiali spessi vedeva più lontano di quanto il resto di noi riuscisse a immaginare. Si schierava, metteva la faccia (e non solo) per la giustizia e la dignità"."Dicevano- conclude - che era un Don Chisciotte, una Cassandra: le sparava così grosse da sembrare fantasie e, probabilmente, in parte lo erano ma sempre con un fondo di verità. Era un mentore improbabile, una presenza sorprendente e mai banale, sempre imprevedibile".
A.B.