CATERINA CECCUTI
Cronaca

Mafia in Italia: un confronto dedicato ai giovani

Alla Biblioteca Spadolini Nuova Antologia presentato il convegno per le scuole “Mafia in Italia”, organizzato dalla Fondazione Medici F3 e dal Movimento Repubblicani Europei

I relatori del convegno "Mafia in Italia"

I relatori del convegno "Mafia in Italia"

Firenze, 27 maggio 2025 - Nel giorno della strage di Capaci dove persero la vita il Giudice Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta, è stato acceso un focus dedicato ai giovani dal titolo “Mafia in Italia”, negli spazi della Biblioteca Spadolini Nuova Antologia di Firenze.

Il convegno, organizzato dalla Fondazione Medici F3 e dal Movimento Repubblicani Europei in collaborazione con la Fondazione Spadolini Nuova Antologia, ha inteso approfondire come la mafia stia estendendo la propria presenza nella società del nostro Paese, infiltrandosi nel mondo degli affari tanto al sud quanto al nord della Penisola.

All’evento hanno partecipato anche l’Associazione il Gomitolo Perduto Onlus - Associazione per la Legalità, rappresentata da Mimma Dardano e la Fondazione Caponnetto, con l’Avvocato Piermario De Santo, e “Officine Creative” con un’anteprima del Festival della Legalità 2025.

Convegno e personalità coinvolte

La giornata è iniziata con i saluti del professor Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini, che ha voluto ricordare l’impegno di Giovanni Spadolini nella lotta alla mafia.

Erano presenti Lucia D’Alessandro, sostituto procuratore della Procura di Firenze, e Annamaria Frustaci, sostituto procuratore della DDA di Catanzaro, che hanno sottolineato come da tempo le organizzazioni criminali abbiano cominciato, in modo silente, a permeare il mondo degli affari, con la precisa volontà di mimetizzarsi per sfuggire al controllo ed alla vigilanza da parte dello Stato.

Messaggio di sensibilizzazione

“L’iniziativa – ha spiegato Simone Aiazzi, del Movimento Repubblicani Europei – nasce dalla necessità di sensibilizzare e coinvolgere i giovani affinché si diffonda la conoscenza di un fenomeno tanto pervasivo quanto contrario al principio di legalità e giustizia. Prevenzione, vigilanza e controllo sono essenziali da parte di tutte le forze sane del paese, a partire dalle scuole. È questo il messaggio emerso dalla tavola rotonda “Mafia in Italia” all’interno di un percorso di sensibilizzazione organizzato e portato avanti dalla Fondazione Medici F3 e dal Movimento Repubblicani Europei della Toscana, con il prezioso supporto della Fondazione Spadolini.”

Il presidente della Fondazione I Medici F3 Paolo Gacci ha ricordato la battaglia di Giovanni Falcone e l’importanza di non abbassare lo sguardo, per evitare il pericolo che può derivare dall’indifferenza verso il fenomeno e per incentivare la salvaguardia della magistratura che, insieme alle forze di polizia, sono le sentinelle della Legalità.

La necessità di una risposta collettiva

“È necessario che da parte di tutta la società civile arrivi una risposta forte – sono state le parole di Mimma Dardano - e questa non può che passare da un’adeguata informazione, perché le infiltrazioni mafiose mirano a sconvolgere le regole della democrazia e della giustizia. Nessuno può chiamarsi fuori: ogni territorio è ormai diventato oggetto di queste infiltrazioni, come si è visto anche in Toscana”. A moderare l’incontro è stata la giornalista Stefania Valbonesi.