FRANCESCO TOZZI
Cronaca

"Joel era un ragazzo d’oro". Ucciso in discoteca, il ricordo del suo primo datore di lavoro

Il sindaco Chiassai: "Dolore per una giovane vita spezzata". I messaggi dal Gioco del Pozzo. Simone: "Caviglia rotta, lui mi portò a casa in braccio"

Il sopralluogo dei carabinieri che indagano sul delitto

Il sopralluogo dei carabinieri che indagano sul delitto

Montevarchi (Arezzo), 3 ottobre 2023 – " Sul posto di lavoro potevamo sempre contare su di lui". Mentre proseguono le indagini per assicurare alla giustizia l’assassino di Joel Ramirez Seipio, si susseguono testimonianze di persone che hanno incrociato la loro vita con quella del trentottenne di origine dominicana ucciso domenica con un colpo fatale alla gola, nel piazzale di una discoteca. Il ricordo è affidato a un imprenditore valdarnese oggi in pensione che ha avuto Joel come apprendista all’interno della sua azienda.

"La mia mente torna indietro di circa vent’anni - racconta l’uomo, già titolare di una ditta metalmeccanica, specializzata in tornitura e fresatura - Non posso dimenticare la prima volta che lo vidi. Un fisico statuario, proprio di chi pratica attività sportiva. Certamente un vantaggio per chi si appresta a svolgere un lavoro in cui viene richiesta manualità. Era appena uscito dall’istituto professionale, quindi da poco maggiorenne, Venne nella nostra azienda per il periodo di apprendistato. Ciò che non posso scordare è la sua correttezza e disponibilità in fabbrica, sia con me che con i colleghi. Mi associo a tutte le persone che lo hanno descritto come un ragazzo d’oro".

Più avanti negli anni, Joel trovò impiego in un negozio della vallata che distribuisce materiale edile e da costruzione. "Quando mi capitava di recarmi come cliente nel suo nuovo posto di lavoro - prosegue l’artigiano - chiedevo sempre di poter essere servito da lui perchè sapevo quanto valeva. Era un giovane solare che si faceva in quattro per gli altri. Sono rimasto senza parole quando ho saputo quello che gli era capitato".

Il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini ha voluto testimoniare la vicinanza della città alla famiglia di Joel: "La comunità si stringe intorno alla famiglia per la perdita di Joel Ramirez Seipio che era arrivato a Montevarchi da bambino, poi la scuola, il lavoro, l’amore per il basket e il Gioco del Pozzo in Santa Maria. Non ci sono parole per esprimere il nostro dolore per una giovane vita spezzata".

E anche la squadra dei gialli ha voluto rendere omaggio a uno dei suoi migliori giocatori "Joel ovunque tu sia Santa Maria sarà al tuo fianco" è il pensiero che il gonfalone del Giglio ha condiviso sulla rete. Sui social, Simone ricorda un aneddoto: "Ci conoscevamo tutti da piccoli. Una roccia. Quando mi lacerai i legamenti della caviglia, mi portò in braccio dal palazzetto fino a casa e poi mi riportò la bici".

Il tenore Luca Canonici lo descrive come "un ragazzo generoso. Condoglianze alla famiglia e alla figlia che conserva gli stessi suoi occhi".