
Il tratto della strada 71 dove è avvenuto l’incidente, tra Olmo e Madonna di Mezzastrada. La moto di Alessio Rosadi (foto in alto) si è scontrata con un’auto
Arezzo, 13 luglio 2025 – Silenzio. Le parole non escono, sono intrappolate in gola, tra lacrime e ricordi. Perché nessuno, nel mondo - preziosissimo - del volontariato aretino, si capacita della morte di Alessio Rosadi. Aveva 38 anni, aretino doc, con la passione della moto e della divisa di volontario. Tanti anni in giro da un capo all’altro della provincia con la triplice "divisa" di autista, soccorritore e formatore. Una figura di spicco del "sistema 118" aretino. È la seconda vittima nel giro di ventiquattro ore sulle strade alle porte della città. Solo venerdì lo schianto che si è portata via Gianna Corgiatini, 56 anni. Ieri lo strazio per la fine di Alessio Rosadi.
Era uno di noi, aveva il volontariato nel sangue", dice con un filo di voce un collega che si copre il viso con le mani e si allontana. Alessio Rosadi aveva prestato il suo servizio in Misericordia e alla Croce Bianca, poi era passato nella grande famiglia della Croce Rossa. "Instancabile, generoso, un compagno e un amico. Mi mancherà tantissimo", dice un altro ragazzo che scorre sul telefonino le foto dei momenti insieme. "Era sempre il primo a mettersi in gioco per gli altri", è il commento che rimbalza tra le ambulanze e i volti sconvolti degli "angeli del soccorso". Lui è morto sulla stessa strada che tante volte ha attraversato per soccorrere persone coinvolte in incidenti. Anche lui, alla fine, ne è diventato vittima. è morto alla guida della sua moto - una delle tante passioni di un giovane uomo che tutti oggi piangono - nello scontro frontale con un’auto. è accaduto lungo la strada regionale 71, alle porte di Arezzo, nel tratto tra Olmo e Madonna di Mezzastrada. Tutto in una frazione di secondi: Alessio stava procedendo in direzione di Castiglion Fiorentino. Chi lo conosceva racconta che stava raggiungendo i familiari a Brolio per partecipare ai funerali di un parente. Questione di attimi: davanti al distributore lo schianto fatale. La moto ha impattato sull’auto che stava per immettersi nel piazzale del distributore.
La dinamica è ancora tutta da chiarire e a questo stanno lavorando gli agenti della polizia municipale che hanno eseguito i rilievi. La scena che si è presentata davanti agli occhi dei soccorritori è stata straziante: Alessio è morto sul colpo. E i colleghi arrivati con le ambulanze di Croce Bianca e Misericordia lo hanno trovato riverso a terra, sull’asfalto, il corpo coperto con un telo bianco. Per lui non c’era più niente da fare. Ferito anche l’automobilista coinvolto nell’incidente: è stato trasferito all’ospedale San Donato in codice giallo. Alessio era un "angelo in divisa" apprezzato da tutti: "Uno scrupoloso, sempre disponibile quando ce n0pera bisogno; lui andava sempre avanti con tenacia e coraggio, non mollava mai". Una famiglia distrutta dal dolore: Alessio lascia la compagna, la sorella anche lei soccorritrice, i genitori e i fratelli.
"Un ragazzo buono, generoso, con la passione del volontariato e della moto". Moto che campeggia sul suo profilo Facebook insieme ai tanti viaggi e ai momenti condivisi con i colleghi, su è giù per provincia a bordo delle ambulanza: una corsa quotidiana a salvare vite. Ma Alessio ha perso la sua sull’asfalto di una delle tante strade dove ha soccorso persone ferite, in difficoltà. Ancora una volta era in viaggio per stare accanto ai familiari nel giorno del lutto per la perdita di uno zio. Nessuno avrebbe mai immaginato una fine così.