
Alice Fantoni vuol aprire una propria bottega in Casentino. Un anno fa rifiutato ad entrare a lavorare come scalpellina. in Vaticano
di Sonia Fardelli
Alice Fantoni, la giovane scalpellina casentinese che ha frequentato la Scuola delle Arti e dei Mestieri della Fabbrica di San Pietro e che poi ha rifiutato un lavoro in Vaticano per restare in , ha adesso un nuovo sogno. Quello di realizzare un museo a cielo aperto nel Parco delle Foreste Casentinesi, sul modello di alcuni che sono già stati realizzati in Trentino, dove turisti e visitatori possono ammirare la bellezza della natura insieme a quella dell’arte. Alice Fantoni sta infatti adesso preparando la tesi di laurea per le Belle Arti di Firenze che è proprio incentrata su questo progetto e per questo sta realizzando anche alcune sculture. "C’è bisogno di arte – dice – e soprattutto c’è bisogno di staccare gli occhi dai telefonini e di rivolgerli un po’ verso il cielo e verso la natura per ammirare tutte le bellezze che ci offre l’ambiente che ci circonda. Mi piacerebbe tanto poter realizzare un percorso di opere a cielo aperto nel Parco delle Foreste Casentinesi. E Alice è già al lavoro per preparare alcune sculture da portare alla tesi di laurea e che poi potrebbero essere collocate in mezzo alla natura.
"Il tema predominante – spiega – è quello degli equilibri che ci sono in natura. E come vengono raggiunti anche con elementi che sono opposti, come il fuoco e il ghiaccio. L’invito però è sempre quello di guardarsi attorno. Di fermarsi un attimo e di ammirare tutto quello che la natura ci offre". E dopo la laurea Alice vuol aprire una propria bottega in . Per tutto questo ha rinunciato un anno fa ad entrare a lavorare come scalpellina e marmista in Vaticano. Ed è dal 1500 che a San Pietro non c’erano più state donne marmiste.
Un ruolo importante che Alice ha rifiutato per amore della sua terra, il appunto, e per la voglia di inseguire altri suoi sogni, quello di realizzare un museo all’aria aperta e quello di aprire un suo laboratorio. La passione per l’arte Alice l’ha ereditata quando era ancora era una bambina dal padre Andrea, geometra, ma con l’estro artistico.