GAIA PAPI
Cronaca

Il processo Mugnai arriva alla stretta finale. A ottobre la sentenza sul delitto di San Polo

AREZZO Davanti alla Corte ieri è andata in scena un’altra giornata chiave del processo a carico di Sandro Mugnai, l’artigiano...

AREZZODavanti alla Corte ieri è andata in scena un’altra giornata chiave del processo a carico di Sandro Mugnai, l’artigiano aretino che il 5 gennaio 2023 sparò e uccise il vicino di casa mentre questi, alla guida di una ruspa, stava colpendo la sua abitazione. In aula hanno deposto poliziotti, tecnici ed esperti, cercando di ricostruire il contesto che ha preceduto lo sparo e chiarire la portata reale dei danni causati dalla macchina operatrice. Il primo a parlare è stato il poliziotto intervenuto il 19 dicembre 2022, quando la madre di Mugnai aveva chiamato il 112 per strani rumori provenienti dalla casa del vicino. Ma quel giorno – ha riferito l’agente – l’intervento non lasciò tracce rilevanti. Diverso invece il racconto del carabiniere accorso il giorno della tragedia, che ha descritto uno scenario caotico: macerie sulle scale e parte del soffitto crollato nell’ingresso. Poi è toccato ai consulenti. L’architetto incaricato ha escluso che il braccio telescopico della ruspa potesse raggiungere il corpo principale della casa: "Nessun danno strutturale, solo colpi su elementi secondari". L’azione, secondo il tecnico, sarebbe durata circa 15 minuti. Più duro il parere dell’esperto balistico: Mugnai, ha detto, avrebbe scelto consapevolmente "il fucile più potente tra quelli a disposizione", sottolineando la gravità della sua reazione. Al termine dell’udienza, Mugnai ha parlato alle telecamere di Teletruria, rivendicando la sua versione: "Ho sparato cinque colpi, non otto. Mi sono accorto di lui solo quando ha iniziato a colpire la casa. Ho reagito". Nessun passo indietro. Il processo riprenderà il 30 settembre, la chiusura è prevista per il 14 ottobre.Gaia Papi