REDAZIONE AREZZO

Evapora l’alcoltest ai figuranti: "Controlli soltanto volontari". Dietrofront: vincono i quartieri

Dopo l’annuncio del sindaco di quattro giorni fa sui controlli a tappeto con l’etilometro arriva la scelta di buonsenso nel vertice tra questore e rettori. Evitato il rischio di un danno d’immagine alla manifestazione.

Il vice rettore di Porta Santo Spirito Fabio Niccolini e i rettori degli altri quartieri con il questore Maria Luisa Di Lorenzo

Il vice rettore di Porta Santo Spirito Fabio Niccolini e i rettori degli altri quartieri con il questore Maria Luisa Di Lorenzo

Sì all’alcoltest ma solo facoltativo. È una vittoria dei rettori ma soprattutto della Giostra del Saracino quella che si è consumata ieri in questura dove i responsabili dei quartieri hanno incontrato il questore Maria Luisa Di Lorenzo che insieme al sindaco Alessandro Ghinelli aveva pensato di introdurre i controlli sui livelli alcolemici per tutti i figuranti che sabato sera entreranno in piazza.

Un modo per prevenire gli incidenti che lo scorso anno caratterizzarono il corteo storico ma che invece rappresentava solo un grave danno d’immagine per una manifestazione che agli occhi di chi non la conosce può apparire come il punto di riferimento per alcolizzati e violenti. Talmente dediti alla bottiglia da sfidare il caldo di questi giorni e la complessità dei costumi da Giostra (che pesano fino a 8 chili tra lana, cuoio, maglie metalliche e pesanti copricapo) per oltrepassare il limite consentito per guidare. Un modo per distogliere l’attenzione dal vero problema: l’incapacità della Giostra di liberarsi dei violenti grazie a un sistema di squalifiche e sanzioni che funzioni davvero da deterrente.

L’alcoltest era un autogol che la posizione chiara de La Nazione ma anche dei rettori all’unisono ha permesso di evitare alla città, grazie anche al buon senso dimostrato dal questore nell’incontro di ieri dopo l’annuncio del sindaco Ghinelli (ieri assente in questura come il consigliere alla Giostra Bertini, fuori Arezzo per un impegno personale) nella conferenza stampa di presentazione della lancia d’oro dedicata al Giubileo. La misura dei controlli volontari sembra essere un approccio più morbido e collaborativo, volto a responsabilizzare i figuranti e a prevenire situazioni di rischio.

L’iniziativa ha sollevato fin dall’inizio interrogativi sulla sua reale efficacia e sulle motivazioni sottostanti. Si tratta di un provvedimento volto davvero a garantire la sicurezza, o piuttosto di un’operazione di facciata per placare le preoccupazioni dopo quanto successo lo scorso anno davanti al teatro Petrarca? L’idea di mettere a disposizione alcol test su base volontaria appare ambigua. Chi si offrirà volontario per sottoporsi al test? Sembra più una mossa per scaricare responsabilità sui quartieri, piuttosto che un’azione decisa da parte delle autorità.

Non si vuole certo negare l’importanza della sicurezza durante le manifestazioni, ma è lecito chiedersi se questo provvedimento fosse davvero la risposta giusta. Si rischia di creare un clima di sospetto e di tensione, minando lo spirito di festa che caratterizza la Giostra per i tanti quartieristi che non sono né alcolizzati né violenti. Sarebbe auspicabile un approccio meno improvvisato, che affronti il problema dell’abuso di alcol nei luoghi di Giostra con serietà e determinazione, senza ricorrere a misure spot che rischiano solo di peggiorare la situazione.

f.d’a.