
Gianmaria Scortecci
Arezzo, 4 settembre 2025 – La terza e ultima giornata di prove prima della Giostra simulata di oggi pomeriggio ha delineato un quadro ancora poco chiaro in vista della sfida al Buratto di domenica. Nessun quartiere, infatti, si presenta con l’etichetta di favorito assoluto, ma tutti hanno lasciato indizi preziosi che rendono ancora più affascinante l’attesa.
Ad aprire la sessione Porta Santo Spirito ha messo in evidenza una verità che vale sempre: alla Giostra niente è scontato. Gianmaria Scortecci non ha centrato i grandi punteggi che in passato l’hanno reso decisivo, ma resta un punto fermo di affidabilità. Elia Cicerchia, al contrario, ha chiuso in crescendo, firmando un 5 pieno all’ultimo tiro che ha fatto sorridere tutto il popolo gialloblù. Nel complesso il bilancio è positivo: il quartiere resta solido, forte della consapevolezza di avere due giostratori di livello e con l’ambizione di allungare ancora la serie di vittorie. Un nuovo cappotto è obiettivo dichiarato, e nel 2026 porterebbe Santo Spirito a un traguardo storico: diventare irraggiungibile nell’albo d’oro per tutti gli avversari grazie alle tre lance d’oro di vantaggio.
Porta del Foro ha dato l’impressione di aver trovato finalmente continuità. Matteo Vitellozzi ha vissuto un avvio complicato, ma giorno dopo giorno ha ritrovato fiducia e meccanismi, confermando di poter dire la sua. La vera sorpresa delle prove è stata Francesco Rossi, apparso in condizione e particolarmente centrato: i suoi colpi hanno fatto la differenza in questa tornata di settembre, anche se resta il nodo della gara, dove spesso non riesce a ripetersi con la stessa freddezza. L’impostazione voluta da Enrico Vedovini, alla prima Giostra da allenatore, si è notata chiaramente: meno fronzoli, tiri immediati e concreti. Porta del Foro sembra aver trovato una strada nuova, fatta di sostanza più che di vetrina.
Porta Crucifera ha mostrato continuità, ma anche qualche limite. Gabriele Innocenti non ha ancora trovato la precisione assoluta: il suo percorso è oscillato tra carriere da 3 e da 4, senza la costanza che potrebbe fare la differenza. Più incoraggianti i segnali di Lorenzo Vanneschi, cresciuto di sera in sera: il suo 5, molto vicino al centro, è stato tra i colpi più convincenti dell’intero ciclo di prove. Anche i tiri successivi hanno mostrato progressi, confermando la bontà di un lavoro tecnico che sta dando frutti. Le piccole incertezze – un 3 nel terzo tiro di Innocenti o un 4 appena distante dal centro – non cancellano l’impressione generale di una squadra in costruzione, determinata a presentarsi domenica con un rendimento solido.
Ultimo a scendere in piazza, ieri, Porta Sant’Andrea ha mandato segnali di crescita. Tommaso Marmorini ha aperto con un 3 poco convincente, ma ha saputo reagire e ha chiuso con un 5 netto che vale come incoraggiamento in vista della Giostra. Bruni, in sella a Priscilla, ha messo a segno un tiro tra il 4 e il 5 e un altro sul 4, confermando di essere sulla strada giusta. Anche Saverio Montini, pur con una cavalla che tende talvolta ad allargarsi, ha saputo piazzare un centro pieno quando la traiettoria lo ha assistito. Il bilancio complessivo delle prove restituisce un quadro di grande equilibrio. Nessuno sembra destinato a dominare la scena, e tutti i quartieri hanno mostrato punti di forza e margini di miglioramento.
La Giostra simulata di oggi, con carriere cronometrate e punteggi misurati, offrirà indicazioni più precise.
f.d’a.