LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Fiera, bagno di folla al Prato. Tra i banchi un divo del rock

Rubin a caccia di vinili: il produttore discografico ha lavorato con Jovanotti. Ristoranti al terzo turno dei pasti, alberghi pieni: visitatori anche dagli Usa. .

Folla delle grandi occasioni lungo l’anello del Prato che accoglie i banchi

Folla delle grandi occasioni lungo l’anello del Prato che accoglie i banchi

"Pesca a sorpresa!": lasci nel cestino due euro e ti porti a casa un oggetto "misterioso". Un pacchetto-regalo da scartare tra i banchi dell’Antiquaria che veste i colori del Prato nel fine settimana d’oro della città. Un intreccio pazzesco: Fiera, Giostra e la partita dell’Arezzo che tenta la fuga in classifica. Tris perfetto. Nell’anello del parco storico, la doppia fila di banchi conferma il fascino della manifestazione. Irresistibile, a quanto pare, se 224 espositori hanno scelto l’Antiquaria tra le manifestazioni settembrine che aprono il calendario nazionale degli eventi d’autunno. Record anche tra gli antiquari che si "affidano" alla ruota della fortuna, presentandosi all’appuntamento sperando di conquistare un posto nel percorso espositivo: una trentina in tutto ai quali si agggiungono i ventiquattro artigiani che completano il "villaggio" delle meraviglie nella parte adiacente la Cattedrale. Folla delle grandi occasioni, affari in salita, l’indotto che respira a pieni polmoni infilando almeno tre turni a tavola nei ristoranti del centro. E gli alberghi battono le mani per le camere occupate al 90 per cento. Cammini tra i vialetti che profumano di bosso e scopri tesori che non valgono oro un tanto a peso, ma raccontano di storie e mondi affascinanti. In una cesta spiccano le "mitiche" trottole in latta e legno che hanno animato i giochi di tanti bambini, oggi con i capelli d’argento. Più in là c’è una pianola in valigia con lo spartito della Vedova Allegra e accanto, guarda caso, un grammofono ben conservato. Dischi in vinile svettano in file ordinate sul banco del collezionista. Una calamita per gli appassionati, come Rick Rubin, avvistato tra i banchi. Un habituè dell’Antiquaria. Produttore discografico statunitense, ha vinto dieci Grammy Award, producendo artisti di fama mondiale, da Johnny Cash, ai System of a Down, Shakira e i Red Hot Chili Peppers. Definito dai maggiori critici musicali come il Re Mida delle produzioni musicali ha prodotto anche Jovanotti. Lo stesso Lorenzo Cherubini gli consigliò nel 2019 di fare un acquisto in Valdelsa. Il produttore delle stelle, Rubin, ha comprato una fattoria a Casole d’Elsa. E Jovanotti lo scorso anno è stato uno degli ospiti di punta del suo Festival of The Sun. Ieri al Prato, dietro la sua inconfondibile barba, Rubin ha respirato l’armonia dell’Antiquaria. Americano tra gli americani, tornati tra i banchi dell’Antiquaria, non in massa ma in comitive. Il grosso degli arrivi è dall’Europa: Germania, Francia e Spagna. Ma tra i vialetti del Prato si incrociano anche i dialetti di mezz’Italia: visitatori appassionati intenti a scegliere il "settimino per il nostro bagno. Guarda che bello, lo compriamo?": l’antiquario gongola e prepara il cellophane. Un bambino trascina la mamma davanti alla cesta delle trottole: è curioso e vuole sapere cosa sono. Lei sorride, gli occhi lucidi, un fiume di ricordi.