
Caterina Del Conte,. madre di Giulia Santoni, la ventiduenne morta il 4 agosto scorso nel tragico incidente in Autosole
di Marco Corsi
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e la viceministra del governo Meloni Maria Teresa Bellucci hanno inviato una lettera personale a Caterina Del Conte, la madre di Giulia Santoni, la ventiduenne morta il 4 agosto scorso nel tragico incidente in Autosole che ha coinvolto l’ambulanza della Misericordia. Una lettera in risposta all’appello che la donna aveva rivolto ai due esponenti politici in merito alla sicurezza in A1. Entrambi si sono detti disposti a muoversi con gli organi competenti, per far sì che la proposta lanciata, non solo da Caterina, ovvero quella di vietare il sorpasso tra i tir nel tratto che va da Firenze ad Arezzo, trovi presto attuazione. Altra richiesta, ma che necessita di passaggi più complicati, è quella di predisporre un sistema di frenata automatica per i camion. La lettera aperta che la madre di Giulia aveva indirizzato a Giani e a Bellucci era stata molto esplicita.
"Come madre che ha perso una figlia in questa circostanza – aveva scritto – non posso fare a meno di impegnarmi personalmente, anche a nome delle altre persone coinvolte, per far sì che tali incidenti non si verifichino più e che quel tratto di autostrada sia messo in sicurezza. Si è parlato di istituire un divieto di sorpasso tra mezzi pesanti, misura che appare quanto mai necessaria, in attesa di ulteriori e più strutturali interventi. Individuare i soggetti competenti ad assumere questa decisione – aveva proseguito – non credo presenti alcuna difficoltà e ritengo che tali soggetti debbano farsene immediatamente carico." La donna aveva quindi invitato tutte le autorità che avevano preso coscienza del problema ad unirsi all’appello del governatore della Misericordia Patrizio Italiano e del sindaco Sergio Chienni, agendo in tutte le forme possibili.
"Le istituzioni devono impegnarsi concretamente, intervenendo nei confronti di chi ha competenze in materia, attraverso inviti, solleciti e costanti richieste di informazioni fino a quando il risultato non sarà raggiunto – aveva ribadito Caterina – Io ho perso già mia figlia, e mi aspetto che ciascuno si faccia carico di rappresentare questa istanza. E’ sbagliato pensare che queste disgrazie capitino sempre agli altri. Il dolore che sto provando vorrei che non lo provasse nessun altro."
Una lettera accorata a cui il presidente della Regione e la viceministra hanno risposto personalmente, assicurando che agiranno concretamente nei confronti di chi ha potere decisionale per arrivare al risultato finale. Che poi è quello che conta.