SERENA CONVERTINO
Cronaca

Donzelli apre la caccia ai voti. Affondo di Veneri sulla sanità: "Condizioni da terzo mondo"

Duro attacco su liste d’attesa, conti in rosso della Regione e sicurezza. Il braccio destro di Meloni: "Non è normale avere paura di uscire di casa".

Giovanni Donzelli, responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia

Giovanni Donzelli, responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia

di Serena ConvertinoAREZZO"Non è normale che ad Arezzo, come altrove, le persone abbiano paura a uscire di casa o a frequentare una stazione". Giovanni Donzelli, responsabile nazionale organizzativo di Fratelli d’Italia, ha scelto di partire dalla sicurezza per lanciare la campagna elettorale aretina del partito, che è iniziata stamani a fianco della lizza della Giostra, sotto le Logge Vasari. "Questa provincia, anche nei momenti più difficili, ha garantito risultati importanti a Fratelli d’Italia". Poi l’affondo contro la Regione Toscana: "La sanità ha due miliardi di debiti e intanto chi cade dalle scale non sa dove andare a farsi curare. Abbiamo eccellenze mediche, ma le liste d’attesa e i pronto soccorso della provincia sono sotto pressione".

Donzelli allarga lo sguardo e accusa la sinistra di essere rimasta ferma a una politica "novecentesca". "Giani è ancora con la mentalità del fax - continua- mentre oggi servirebbe una Toscana che corre veloce come l’intelligenza artificiale. Non è più l’epoca della lotta tra padroni e operai: oggi datore di lavoro e dipendente stanno dalla stessa parte, contro una globalizzazione che chiede competitività". Un lungo intervento tra sicurezza, sanità e riforme di respiro nazionale. Come quella della giustizia, su cui ha specificato: "Se qualche magistrato politicizzato pensa di fermarci, noi andremo avanti e la riforma della giustizia la faremo perché serve all’Italia".

Accanto a lui, il capolista Gabriele Veneri ha affondato sul fronte sanitario locale: "La sterilizzazione degli strumenti chirurgici al San Donato è stata delegata a terzi e capita che arrivino ferri sporchi, arrugginiti, persino muffiti. I medici sono costretti a rinviare interventi: è una condizione da terzo mondo". E ancora: "Abbiamo infermieri e medici che meriterebbero un monumento, ma sono lasciati soli. Le Asl sono carrozzoni: serve meno burocrazia e più personale operativo per trattenere i professionisti nella sanità pubblica".

Non solo sanità. Veneri punta anche su orientamento e lavoro: "Se i ragazzi scelgono un percorso che li appassiona non abbandonano e diventano professionisti qualificati. È ciò che serve al distretto orafo aretino, che oggi compete con multinazionali e brand globali". Infine la denatalità: "La Toscana ha il primato dei pochi nati. Senza servizi e infrastrutture rischiamo di vedere borghi svuotarsi e foreste avanzare". E mentre Donzelli rilancia il messaggio nazionale intrecciandolo ai nodi locali, Veneri trasforma la sanità (e il lavoro) nei cavalli di battaglia per la corsa dei meloniani alle regionali.