MATTEO MARZOTTI
Cronaca

Arbitro picchiato. Multa scontata al club del padre violento

La giustizia sportiva riduce l’ammenda alla Vis Pesaro da 6 a 4 mila euro Il genitore di un giovane calciatore aveva mandato all’ospedale il fischietto.

Lorenzo Petrelli, giovane fischietto della sezione aretina

Lorenzo Petrelli, giovane fischietto della sezione aretina

di Matteo Marzotti

Da 6mila a 4mila euro di multa. E’ quanto ha deciso la Corte sportiva territoriale di appello per la Toscana che ha ridotto la sanzione pecuniaria nei confronti della Vis Pesaro per i fatti che interessarono il torneo di calcio giovanile – il Memorial Mirco Poggini, riservato alla categoria Under 14 – in svolgimento lo scorso 8 giugno allo stadio Comunale, organizzato dalla Società Sportiva per ricordare il proprio collaboratore scomparso in seguito ad un incidente stradale nel giugno del 2023. Nel bollettino diramato nella serata di giovedì dalla Lnd Toscana viene ripercorso cosa accadde in quei frangenti, al termine della partita tra gli amaranto di casa e la Vis Pesaro e su quali basi si è arrivati alla riduzione della multa. Dopo il triplice fischio il direttore di gara, Lorenzo Petrelli, giovane fischietto della sezione aretina, era stato raggiunto nel proprio spogliatoio dal genitore di un calciatore della Vis Pesaro il quale dopo essere entrato "senza bussare lo insultava ripetutamente facendo riferimento ad episodi accaduti durante la gara".

Nello specifico il genitore lamentava un rigore dato in favore dell’ e un fuorigioco non sanzionato agli amaranto. A questo punto l’uomo, "richiusa a chiave la porta alle sue spalle" si legge nel bollettino, era passato dalle parole ai fatti iniziando a picchiare il ragazzo "dapprima sferrandogli un cazzotto in faccia all’altezza dello zigomo sinistro, che gli provocava grande dolore e lo rendeva frastornato, quindi gli bloccava le mani, per non farlo muovere, e a questo punto gli dava un violento morso nella zona clavicolare, stringendo con forza i denti". Dopo averlo fatto cadere a terra "l’aggressore iniziava a sferrare violenti calci, colpendolo nella zona delle costole e -non pago- afferrava una sedia di plastica che era al suo fianco e lo colpiva con violenza schiena e il cranio, fino a spaccare la suppellettile infine, alzava di forza l’arbitro da terra, facendogli sbattere la testa contro il muro e successivamente lo teneva con le mani sul collo, facendo pressione" si legge nel bollettino. Le richieste di aiuto del ragazzo erano riuscite ad attirare l’attenzione di una persona che passava nel corridoio degli spogliatoi, facendo desistere l’aggressore che riaperta la porta e si dileguò. Allertato il 112 il direttore di gara si era poi sottoposto ad alcuni accertamenti medici che avevano evidenziato 40 giorni di prognosi. Nell’abitazione dell’uomo – raggiunto da un Daspo di 4 anni – vennero anche ritrovati oggetti personali sottratti all’arbitro. A distanza di quasi tre mesi la Vis Pesaro, che ha fermamente condannato l’accaduto, ha ottenuto uno sconto in merito alla multa inflitta in prima istanza. Uno sconto - se così si può dire - frutto di un ricorso basato su due aspetti come alla "imprevedibilità degli eventi" e la mancanza di controllo degli ambienti che a tal proposito è costata una multa di 1.500 euro al Cavallino che ha pagato tale somma senza ricorrere in alcun modo.