LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Caccia ai professori al fotofinish. Tutti al lavoro per coprire i buchi. I nodi del sostegno e dei bidelli

A buon punto l’assegnazione delle cattedre ma ancora restano materie senza un titolare incaricato .

A buon punto l’assegnazione delle cattedre ma ancora restano materie senza un titolare incaricato .

A buon punto l’assegnazione delle cattedre ma ancora restano materie senza un titolare incaricato .

L’algoritmo gira nel vortice delle cattedre da assegnare. Come in un puzzle. Per i prof la campanella è suonata a fine luglio quando l’algoritmo delle graduatorie ha costretto l’esercito dei precari a un tour de force davanti al computer. A livello nazionale sono quasi cinquantamila i posti disponibili (13.860 sul sostegno). E le cattedre salgono a 54.526 considerando quelle di religione, rimaste negli organici ai tempi bui. In Toscana sono 3097 i docenti in odore di assunzione e già passati alla firma della stabilizzazione. È la "quota toscana" assegnata dal ministero nel riparto tra le regioni. Solo in provincia le cattedre vacanti erano circa 1200 nelle scuole di ogni ordine e grado e nel novero complessivo di tutte le materie di insegnamento. In trincea il provveditorato, chiamato come ogni estate a prestazioni da super eroi, e i sindacati, i cui telefoni suonano a ripetizione, crescendo insieme alle code alla porta. Ma i giochi sono quasi chiusi e la maggioranza delle cattedre assegnate: il che significa insegnanti già al loro posto. Non tutti, certo, perchè questa è la fase in cui l’algoritmo "pesca" tra i prof nelle graduatorie delle supplenze, per trovare chi è disposto a sedersi sulla sedia di chi rinuncia all’incarico perchè già sistemato.

Il meccanismo è articolato: dal 1 settembre è partita la "caccia" ai sostituti dei rinunciatari e siamo già al terzo giro (scatta oggi). Diverso il quadro per gli insegnanti delle elementari e delle materne: qui la graduatoria è esaurita. Che significa? Saranno direttamente le scuole a scorrrere l’elenco dei nomi e a digitare i numeri di telefono per la fatidica chiamata. Ma il tempo stringe, lunedì suona la campanella per tutti - insegnanti e studenti - e le segreterie degli istituti sono in apnea per coprire i "buchi" e preparare al meglio il rientro in classe. Ma qualche "vuoto" resterà comunque e ci vorrà qualche giorno in più per l’assestamento. Un gap che riguarda sopratutto gli istituti comprensivi.

Sul fronte del personale scolastico (tecnici, bidelli, amministrativi) l’assegnazione del personale è in fase conclusiva: anche qui esistono tre livelli di graduatoria, poi tocca alle singole scuole aprire gli elenchi per far fronte alle necessità. Solo qualche settimana fa i sindacati (Cgil in testa) lamentavano la mancanza di personale nella provinvcia aretina, ma adesso il quadro sembra ricomporsi almeno nel suo complesso. E le scuole potranno contare sulla rete - preziosa - di collaboratori. Anche qui ci sono situazioni a "macchia di leopardo" con istituti ancora a caccia di personale e in difficoltà perchè ormai a ridosso della campanella. Una corsa contro il tempo per mettere in sicurezza l’attività didattica e l’avvio del nuovo anno.

Infine il capitolo insegnanti di sostegno. Sostegno, sia chiaro, che non è un parente povero della matematica o del latino: primo perché è una rete che rafforza l’inserimento di tutti i ragazzi e secondo perché i vuoti sono soprattutto in quel fronte.Già confermati i prof "passati all’esame" delle famiglie degli studenti più fragili, come prevede la normativa a livello nazionale sulla continuità, che ha sollevato polemiche tra gli addetti ai lavori. Il problema è la carenza di insegnanti specializzati a fronte della richiesta: così le assegnazioni dalle graduatorie finiscono per coinvolgere anche docenti non formati al compito. Conclusa la prima fase delle assegnazioni, adesso i posti disponibili ancora scoperti saranno compensati attingendo alle graduatorie dei precari. Ma la partita non è ancora finita.