
LATERINA Tredici anni fa sembrava solo una storia di paese, di quelle che nascono nelle campagne e si consumano nel...
LATERINATredici anni fa sembrava solo una storia di paese, di quelle che nascono nelle campagne e si consumano nel giro di pochi giorni. Invece, dal Valdarno aretino è partita una favola destinata a fare il giro del mondo. È la vicenda di Ottorino, il papero di Laterina diventato celebre come Becco di Rame, che dopo essere sopravvissuto all’attacco di una volpe grazie alla protesi inventata dal veterinario Alberto Briganti di Montevarchi, è entrato nell’immaginario collettivo. Una storia che in questi anni ha fatto il giro d’Italia; ha viaggiato nelle scuole, nei teatri, in tv, trasformandosi in un racconto educativo che parlava di diversità e coraggio. Adesso la storia del papero resiliente è arrivata fino al Giffoni Film Festival, dove è stata presentata in anteprima la serie animata con inserti live action Le storie di Becco di Rame in fattoria, in arrivo su Rai Kids e Rai Yoyo.
Un progetto che porta con sé non solo un messaggio di inclusione e speranza, ma anche l’orgoglio di un territorio che da quella vicenda ha saputo costruire un racconto universale. "Becco di Rame – racconta la giovane attrice Eva Angelié, voce narrante della serie – pensa che la sua diversità sia un difetto, ma impara a trasformarla in forza. È un messaggio che arriva dritto ai bambini". La fattoria del cartone riprende i paesaggi valdarnesi, mescolando la tradizione contadina con i linguaggi globali dell’animazione: una scelta precisa, per non recidere il legame con le radici da cui tutto è cominciato. Un cartone per parlare di inclusione in un modo originale, partendo da una storia vera, che noi raccontammo dieci anni fa. Tutto iniziò in una fattoria del Valdarno, dove l’oca vivevava in mezzo a cavalli, maialini e scaldata dall’affetto della sua famiglia di umani, la famiglia Bartolini. Il progetto nasce da un’idea di Jacopo Saraceni, oggi responsabile sviluppo di Ideacinema, insieme a Movimenti Production, casa già nota per Strappare lungo i bordi di Zerocalcare e il rilancio di Topo Gigio. Ma la scintilla, ricordano in molti, resta quella intuizione del dottor Briganti, che in una clinica veterinaria di Montevarchi ridiede la vita a un animale destinato a morire dopo l’attacco di una volpe. Un papero con il cuore toscano, che insegna al mondo a non arrendersi.
Gaia Papi