
Puntuale come ogni anno, riesplode la polemica sulle aperture dei supermercati nel giorno di Ferragosto
Un carrello è lanciato a tutta forza sul Ferragosto. Già sono cominciati gli annunci sulle aperture del 15 agosto, ormai una festa saccheggiata da tutte le parti. Ad accendere la miccia sono stati I Gigli a Campi Bisenzio: il regno della spesa e dello shopping finora si era tenuto al largo dalle ferie di agosto, in una sorta di rispetto attraverso i secoli e la storia. Stavolta ha rotto il fronte: tutto aperto. Lo ha comunicato in prima battuta ai negozi, senza i quali quel cancello aperto servirebbe solo a fare corrente, e di rimbalzo alla clientela. Una bufera. La protesta durissima dei sindacati regionali: nelle prossime ore, hanno già anticipato, annunceranno lo sciopero e forse non solo quello.
Lo scenario aretino non sarà molto diverso. Esselunga, che gioca sempre d’anticipo, ha già confermato che i carrelli saranno in movimento con un’apertura straordinaria dalle 8 alle 14. Mezza festa per commessi & c., a differenza dell’orario pressoché continuato di tutte le domeniche. Tutti gli altri non hanno ancora formalizzato l’orario ma in giro i dubbi sono pochi.
Di sicuro chiusi i due capisaldi Coop, quello sulla tangenziale e quello di via Veneto, per una scelta antica. Più o meno aperti tutti gli altri, anche se in uno scacchiere di orari diversi: Conad in genere spalanca i battenti mezza giornata, la Pam avanti no stop anche se ha perso il suo vero presidio della domenica, quello di Tortaia. Eurospin tradizionalmente è sui ritmi della Pam e Gala su quelli della Conad, ritagliando uno spiraglio mattutino. Di fatto il mondo della spesa non si ferma. E come per la festa della Liberazione o per il Primo Maggio si rinnoverà il confronto tra le aperture e lo sciopero dei sindacati, l’ultimo esempio lo avevamo avuto la scorsa primavera.
Scioperi ai quali la partecipazione è discreta ma quasi sempre insufficiente ad impedire l’accensione dei registratori di cassa. Anche perché la partita ha tante variabili. Giusto, stragiusto che venga rispettato il diritto al riposo dei lavoratori, adiritto e non lusso" ribadisce nella sua fresca protesta la triplice sindacale. Ma i clienti rispetto ai primi tempi di queste maglie larghe, iniziate più o meno sotto il governo Dini, si sono ormai abituati a orientare una parte della spesa proprio sulla domenica. Non solo pane o latte fresco ma anche di tutto il resto: chi si affaccia nei festivi scopre spesso che le casse aperte sono tante e che davanti a quelle casse le code si allungano. Diverso il discorso per i commercianti: hanno piena autonomia di aprire o di non aprire nel centro. Davanti a scontrini "pallidi", perfino in epoca di saldi, c’è chi ha fatto un passo indietro sull’orario continuato ma in generale chi apre di domenica lo farà anche a Ferragosto.
E alla fine le mosse dei giganti finiscono per riverberarsi su quelle dei più piccoli: se a Firenze hanno I Gigli che entrano nel mare aperto della no stop anche per Ferragosto, qui lo stesso succede con l’Outlet Valdichiana. Che addirittura nella festa dell’estate adotta l’orario continuato fino alle 21. Il brindisi, al massimo, per mezzanotte.
Lucia Bigozzi