
Problemi a spostarsi a causa delle indagini post-frana
Chi abita nelle case più lontane deve farsi due chilometri a piedi, e in salita, per uscire e rientrare in paese. Immaginarsi i loro volti quando sono apparsi i fogli con le ordinanze di divieto. È tutta qua la rabbia degli abitanti di Vitoio, dove ieri sono iniziate le indagini per ripristinare il versante franato ad aprile. Per consentire i sondaggi scatteranno due settimane di divieti, con il transito consentito solo ai pedoni dalle 8,30 alle 17,30. "A parte che abbiamo letto l’ordinanza da un giorno all’altro, senza alcun preavviso – dicono gli abitanti – lo sanno in Comune che alcuni di noi devono farsi 20-25 minuti a piedi per scendere a valle e prendere la macchina per andare al lavoro, dato che non sappiamo dove mettere le auto? È un disagio anche portare la spesa, figurarsi quando piove: ci vengano incontro".
Lamentele raccolte dall’assessore ai lavori pubblici Matteo Marcucci (nella foto in un sopralluogo a Vitoio con il sindaco Alberto Giovannetti). "Hanno tutta la mia comprensione, ma l’alternativa lo dico a provocazione, è chiudere la strada e non fare i lavori. Le indagini sono indispensabili, sperando che il meteo ci venga incontro per finirle anche prima di due settimane. L’obiettivo è avere il progetto per rifare la strada, lesionata in vari punti, per questo è un’indagine lunga e complessa. Non si poteva fare diversamente: ci vuole pazienza, stiamo lavorando per Vitoio e i suoi residenti".
d.m.