REDAZIONE VIAREGGIO

Viareggio, violenza nel noto locale. Il titolare non ci sta e denuncia tutti: “Danno d’immagine”

La rissa scoppiata tra giovani nel racconto, pieno di amarezza, del proprietario del Maki Maki Edoardo Berti. L’imprenditore ha presentato denuncia, per danno di immagine, contro cinque persone

La rissa scoppiata tra giovani nel racconto, pieno di amarezza, del proprietario Edoardo Berti

La rissa scoppiata tra giovani nel racconto, pieno di amarezza, del proprietario Edoardo Berti

Viareggio, 2 agosto 2025 – Sarebbe stato qualche apprezzamento di troppo ed una spinta a fare da miccia alla mega rissa avvenuta nella notte di lunedì sera, per il Flou Party, da prima all’interno e poi all’esterno del locale Maki Maki sulla Marina di Levante in Darsena. A specificarlo è Edoardo Berti, titolare del locale assieme a Emiliano Cerri, parte lesa di una vicenda che avrà sprazzi anche giudiziari. Sì perché il titolare del locale ha già mandato ai suoi legali di sporgere denuncia verso alcuni protagonisti della rissa, rei anche di aver aggredito le forze dell’ordine prontamente intervenute grazie all’immediata segnalazione arrivata dagli addetti alla sicurezza del locale.

“Abbiamo sporto denuncia – premette Berti – nei confronti di cinque individui, tutti maggiorenni, per quanto avvenuto. Nello specifico i nostri legali faranno querela per danno di immagine”. Berti racconta l’accaduto con precisione, soffermandosi sul progetto che da anni porta avanti con i suoi soci: un modello di intrattenimento notturno basato sul “divertimento responsabile”.

Viareggio, violenza nel noto locale. Il titolare non ci sta e denuncia tutti: “Danno d’immagine”

“Lunedì sera in una di quelle feste appositamente dedicate agli Over 16, feste che programmiamo solo nella serata-notte di lunedì, durante un compleanno un ragazzino ha urtato una ragazzina che è finita a terra. A cose normali tutto sarebbe rientrato, tanto è vero che questo ragazzino voleva anche scusarsi, ma gli amici della ragazzina sono subito partiti con gli spintoni ed è nato l’immediato parapiglia. I nostro addetti alla sicurezza - prosegue - hanno subito cercato di placare gli animi, portando fuori i ragazzi più esagitati, ma non è bastato”.

“Gli uomini della sicurezza, che sono dieci – specifica ancora Berti - hanno subito contattato Carabinieri e Polizia, che nel giro di dieci minuti, attorno alle due del mattino, sono arrivati con due pattuglie ciascuno, ma questi ragazzini esagitati, un gruppo eterogeneo tra italiani e nordafricani, invece che raffreddare i bollenti spiriti si sono esaltati ancora di più cominciando a lanciare bottiglie di vetro verso i nostri addetti e, cosa ancor più grave, verso le forze dell’ordine. Non solo - prosegue - le transenne sistemate per far loro da argine sono state sfondate a calci. Alla fine la calma è ritornata, ma sono stati minuti interminabili”.

“Noi – spiega ancora Berti – adottiamo una politica molto restrittiva. I minorenni non possono assolutamente bere, e questo vale per ogni serata, ma anche i maggiorenni il lunedì possono usufruire di una sola bevuta. Il problema - aggiunge - è che questi ragazzini entrano nei locali che già sono decisamente alticci, poi c’è un altro problema che emerge chiaramente: le nuove generazioni, cresciute con il cellulare in mano e reduci da due anni e mezzo di Lockdown, non sono abituate alle regole, non sanno rispettare l’autorità e, da quando il Lockdown è finito, si sono ritrovate in una sorta di Bengodi dove tutto gli è concesso senza dover pensare alle conseguenze”.

“La verità – conclude il titolare del Maki Maki – è che non sanno veramente più come divertirsi. Noi, più che sedare le baruffe, allontanare i violenti e segnalare subito le difficoltà alle forze dell’ordine, non possiamo fare niente altro”.

Sergio Iacopetti