
Alla prima del Festival Puccini hanno assistito 3.125 spettatori, incasso 147mila euro
Tutto esaurito per la serata inaugurale del 71° Festival Puccini. Un pubblico foltissimo e partecipe, fatto di appassionati e curiosi, italiani e tanti stranieri, ha affollato le gradinate del Gran Teatro all’aperto di Torre del Lago per assistere alla nuova produzione di Tosca, l’opera più popolare e di maggior richiamo nel catalogo pucciniano. Sono stati 3.125 spettatori per un incasso che ha sfiorato i 147mila euro, un risultato che ha superato tutte le precedenti occasioni analoghe dal 2009 a oggi, edizione del centenario compresa.
Il Festival conferma così il percorso positivo impresso dalla nuova direzione, che ha voluto dare centralità agli interpreti e alla voce. La regia di Alfonso Signorini si è rivelata ideale nel taglio di impostazione classica per il pubblico composito delle arene estive, risultando però un po’ troppo statica, specie per la rinuncia a differenziare i tre ambienti romani in cui la vicenda si snoda: la chiesa di Sant’Andrea della Valle, Palazzo Farnese e Castel Sant’Angelo. Sulla scena un’enorme cornice nera e oro; in risalto, un’iscrizione tonante e perentoria: Homo Praevaricationem morte. "L’ho ripresa – spiega Signorini – dalla navata centrale di Sant’Andrea della Valle a Roma, per mettere in rilievo, nel rispetto della tradizione, la modernità dei temi narrati: lo stupro, l’abuso di potere a sfondo sessuale. Certe regie moderne sconfinano in un’assurdità inutile e fuori luogo ma in Tosca non c’è assolutamente bisogno di stravolgere nulla rispetto alle indicazioni che lo stesso Puccini ci ha fornito".
Signorini coltiva la passione per l’opera sin dalla sua adolescenza: un diploma di pianoforte al Conservatorio di Milano e l’immancabile nonna melomane. "Da ragazzo – spiega – quando i miei compagni compravano ‘Ti amo’ di Umberto Tozzi io compravo i dischi della Callas". Moltissimi gli stranieri presenti che già nel tardo pomeriggio hanno affollato il Belvedere sul Lago ristrutturato e la Villa del Maestro dove si sono recati anche i cantanti per un omaggio alla tomba e un momento di raccoglimento accompagnati dal direttore artistico Angelo Taddeo e dal presidente Fabrizio Miracolo.
Chiara Caselli