FRANCESCA NAVARI
Cronaca

Tra divertimento e polemiche. Influencer e oltre 50 imbarcazioni al "Boat Party" di Gurulandia

Tanti anche coloro che si sono avvicinati al grande appuntamento solo per riuscire a postare foto e video

Tanti anche coloro che si sono avvicinati al grande appuntamento solo per riuscire a postare foto e video

Tanti anche coloro che si sono avvicinati al grande appuntamento solo per riuscire a postare foto e video

Il divertimento si è giocato sulla cresta dell’onda. Il grande boat party promosso da Gurulandia a oltre 500 metri dal pontile ha aperto una nuova breccia nella diversificazione delle iniziative. Se sulla sabbia il sindaco di Forte dei Marmi ha imposto cene con musica di sottofondo, dj e balli stavolta si sono consumati in mezzo al mare. Già prima delle 15 attorno allo yacht da 23 metri noleggiato dagli organizzatori - e catalizzatore di note e animazione - hanno iniziato a gravitare gommoni, pedalò e perfino canoe e giovani sul materassino, attratti da quel battage che ha invaso i social da giorni. Oltre 50 gli equipaggi ‘satellite’ di quel pomeriggio alternativo che è durato fino alle 21 quando poi la musica si è abbassata.

A frenare la festa al largo non sono riusciti nè il Comune nè il Wwf che ha presentato denuncia per quella concentrazione all’interno del Santuario Pelagos ‘’con preoccupante rischio per l’equilibrio dell’ecosistema marino ed in particolare per le tartarughe marine visto che quest’estate sono stati registrati 12 nidi di Caretta caretta nei litorali del Nord della Toscana, di cui 10 sulla costa apuo-versiliese’’. La Capitaneria di Porto la sera prima si è limitata a formalizzare un atto non autorizzativo ma neppure con forza ostativa per il party oltre le boe. Trascinatore dell’evento il fondatore di Gurulandia Marco Cappelli (che ha a lungo condotto l’omonimo podcast con Fabrizio Corona) con volti ormai celebri della ‘riccanza’ che esplode sui social come l’influencer milanese di orologi lusso Lorenzo Ruzza con tattoo a vista. Poi dj, sassofonista e continuo coinvolgimento di chi si è avvicinato sulla scia della curiosità anche col tradizionale patino per la soddisfazione di postare un video di quell’iniziativa così mediaticamente pianificata.

L’evento, quindi, ha sollevato un acceso dibattito tra chi ha visto in questa festa galleggiante un’idea originale e innovativa per rivitalizzare l’offerta turistica della Versilia, e chi invece l’ha interpretata come un campanello d’allarme per la fragilità del nostro ecosistema marino, e non solo. Mentre il pubblico giovane e "social" ha affollato le acque con entusiasmo,anche solo per fare qualche selfie, esperti e ambientalisti hanno ribadito la necessità di non perdere di vista i limiti imposti da un patrimonio naturale delicato, che già convive con numerose pressioni. Il caso, ormai al centro della discussione pubblica versiliese da diversi giorni, solleva quindi numerosi interrogativi sulla compatibilità tra divertimento, tutela dell’ambiente ma anche sicurezza. Adesso sarà compito delle istituzioni, definire regole più chiare e un modello più ’smart’ che permetta di conciliare creatività e rispetto ambientale. Intanto, il Boat Party di Gurulandia resta un esperimento divisivo, che, chissà, da ora in avanti potrebbe segnare una nuova tendenza estiva.

Francesca Navari