
Il soprano uruguaiano Maria Josè Siri è inciampata durante la Monon Lescaut: ha finito di cantare da seduta
Piccolo incidente di scena sabato sera alla prima di Manon Lescaut al Festival Pucciniano. Il soprano Maria José Siri è caduta poco prima dell’ultimo atto di Manon Lescaut, ma non ha lasciato il palcoscenico. Il soprano uruguaiano ha scelto di proseguire la recita da seduta, trasformando un imprevisto in un gesto di straordinaria tenacia artistica. Il pubblico l’ha sostenuta con un lungo applauso, visibilmente colpito dalla sua determinazione.
L’incidente è avvenuto durante un cambio scena, nei pressi del grande torso bronzeo che domina l’imponente scenografia firmata da Igor Mitoraj. A pochi minuti dall’inizio del quarto atto, Siri è inciampata e ha riportato una contusione che ha richiesto l’intervento dei sanitari e una pausa di circa 15 minuti. Malgrado il dolore e le difficoltà motorie, l’artista ha scelto di restare in scena, adattando insieme al regista Daniele De Plano il finale dell’opera per concluderla in sicurezza. Seduta, ma pienamente padrona della scena, Siri ha dato voce a un ultimo atto intensissimo accanto a Luciano Ganci (Des Grieux), culminato nella struggente aria “Sola, perduta, abbandonata”.
Una Manon ferita e stremata anche fuori dalla finzione scenica, che ha reso ancora più autentica e drammatica la morte della protagonista nel deserto americano.