
I ladri ripresi dalle telecamere
Si sono intrufolati in un’attività del lungomare specializzata in cappelli e un po’ alla volta ne hanno portati via tre, del valore di 300 euro l’uno. Ma più che l’importo – che comunque non è poco – a lasciare basito il titolare del negozio è stato il comportamento dei tre ladruncoli, tutti maggiorenni e residenti in Versilia. Infatti non solo si sono scattati un selfie con il telefono guardando le telecamere, come in un gesto di sfida, ma il giorno dopo hanno pubblicato i cappelli sui social con nonchalance, pensando di farla franca.
Il titolare dell’attività ha notato quelle foto per puro caso e incrociando le immagini delle telecamere con quelle dei social è riuscito a risalire a loro attivandosi con il proprio avvocato. Alla fine è andata bene, perché i genitori, messi alle strette dall’ipotesi di una querela, hanno risarcito l’attività con un bonifico da 900 euro. Eppure, all’inizio, gli stessi genitori si erano risentiti di fronte ai filmati delle telecamere, paventando chissà quale problema di privacy. È il titolare della nota attività della Marina a raccontare quanto avvenuto nei giorni scorsi. "Il furto risale alla giornata di Ferragosto – spiega – e la cosa che mi ha lasciato più sconcertato è che i tre giovani sapevano dalla presenza delle telecamere, tanto da scattarsi un selfie davanti ai dispositivi. Così come ritengo inconcepibile l’aver pubblicato i cappelli rubati sui social: per questo ho deciso di muovermi con un avvocato più che altro per una questione di principio e per lanciare un messaggio ai giovani. Visto che ormai i cappelli erano stati utilizzati, ai genitori ho chiesto di fare una donazione a un’associazione di volontariato. Lì per lì hano reagito male, contestando addirittura le telecamere, invece stamani (ieri, ndr) mi hanno fatto il bonifico. Non li denuncerò, ma spero serva da lezione".
Daniele Masseglia