REDAZIONE VIAREGGIO

Addio a Rosella Settepassi, storica balneare

Memoria storica della città. Si è spenta alla soglia degli 80 anni: era stata balneare e animatrice culturale

Rosella Settepassi

Rosella Settepassi

Viareggio, 22 giugno 2025 – Se n’è andata un’altra colonna della Misericordia del tempo che fu, quando l’arciconfraternita viareggina era una sorta di piccolo quartiere dove tutti si conoscevano e si aiutavano a vicenda. All’età di 79 anni (80 li avrebbe compiuti a dicembre), si è spenta, a causa di un tumore contro cui ha combattuto con grande dignità negli ultimi mesi, Rosella Settepassi che in quella via Cavallotti, proprio accanto alla Misericordia, c’era nata e cresciuta. Il padre Ettore era un noto orefice e collezionista di francobolli, la mamma era conosciuta da tutti come “La Pupa”. E lei Rosella non poteva far a meno di crescere all’interno del mondo della Misericordia dove ha coltivato tante amicizie, fra le quali quella con Mario Colzi con cui ha condiviso varie iniziative culturali che hanno animato la Viareggio degli anni Sessanta e Settanta. Sposata con Pietro Bartalini, ha avuto due figli, Francesco e Gianni, quest’ultimo titolare della Fox Investigazioni, l’agenzia che svolge numerosi servizi di sicurezza in eventi importanti quali il Carnevale a Viareggio o il Summer Festival a Lucca. Dopo la morte del marito, da circa 20 anni ha vissuto con Paolo Vannucci, commercialista ed ex assessore del comune di Viareggio con la giunta Marcucci.

Rosella Settepassi è sempre stata una donna attiva. Era stata titolare di un negozio in via Zanardelli, dipendente della floricoltura Galeotti, dirigente di zona della Stanhome. Poi è stata proprietaria del bagno Principe Azzurro sulla Città Giardino e ha collaborato nella gestione del bagno Leda. Attiva nel settore promozione e pubblicità ha collaborato nell’organizzazione di Europa Cinema e di manifestazioni in ricordo di Giorgio Gaber. Molto presente anche nelle battaglie sociali e di civiltà. Fu fiera oppositrice del progetto di discarica a Monte Moneta (poi effettivamente abortito), ha partecipato al comitato per la difesa della sanità pubblica all’ospedale Tabarracci. Era anche socia del Cesvium con cui ha visitato il Burkina-Faso per portare aiuti alle popolazioni povere.

Donna forte, intelligente e dalla simpatia coinvolgente sapeva coltivare buone amicizie con persone di ogni strato sociale. La sua mancanza lascia un vuoto enorme in città come dimostrano le tante persone che già ieri sono andate a renderle omaggio alla Croce Verde dove la salma resta esposta anche oggi. Le esequie nella chiesa della SS. Annunziata domani alle 15.30.

Paolo Di Grazia