PIERA SALVI
Cronaca

Commosso addio a Rosa Spera: "Aveva una travolgente umanità"

Si sono svolti ieri pomeriggio nella chiesa delle Clarisse, in piazza Santo Stefano, a Pistoia, i funerali di Rosa Spera,...

Si sono svolti ieri pomeriggio nella chiesa delle Clarisse, in piazza Santo Stefano, a Pistoia, i funerali di Rosa Spera,...

Si sono svolti ieri pomeriggio nella chiesa delle Clarisse, in piazza Santo Stefano, a Pistoia, i funerali di Rosa Spera,...

Si sono svolti ieri pomeriggio nella chiesa delle Clarisse, in piazza Santo Stefano, a Pistoia, i funerali di Rosa Spera, l’ex insegnante attivissima in tante attività culturali e di volontariato che ha lasciato tracce profonde del suo impegno, anche per la Pace. L’Auser di Montale era presente con il suo Gonfalone, c’erano, fra le altre, tutte le amiche delle Donne di Carta, arrivate anche da Roma, della Banca del tempo e della San Giorgio. Tra gli omaggi quello della poetessa Grazia Frisina e di don Tofani che ha ricordato Rosa "per la sua travolgente umanità". Sono state raccolte offerte per i bambini di Gaza. Un ricordo pieno di affetto e riconoscenza arriva da una ex alunna della scuola elementare di Stazione di Montale: è la stilista Cinzia Diddi. "Ci sono persone che incontriamo nei primi anni della nostra vita e che, senza clamore, lasciano un’impronta profonda. Ci sono insegnanti che trasmettono nozioni. E poi c’è chi trasmette presenza. La maestra Rosa era così. Non si limitava a spiegare storia, scienze o geografia: ci insegnava, senza proclami, come stare al mondo. Come rispettarlo, come ascoltare davvero gli altri, come avere fiducia in sé stessi anche quando nessuno ce lo dice. Con lei, l’educazione non era solo un programma scolastico: era un atto d’amore, paziente e costante. Lei aveva un dono raro: sapeva vedere le persone. A me diceva sempre: “Tu diventerai famosa“. Sembrava quasi che potesse leggere il futuro, o forse semplicemente aveva quella capacità che solo i grandi insegnanti hanno: cogliere i talenti, anche quando sono ancora solo scintille. Negli anni, quando ci siamo ritrovati alle cene di classe, mi accoglieva con quel sorriso pieno di affetto e orgoglio e ripeteva: “Hai visto che avevo ragione? Sei la mia stilista del cuore“. E ancora oggi, da adulta, anche nei momenti più recenti, io continuavo a chiamarla semplicemente maestra Rosa. Perché per me era rimasta esattamente questo: una guida, un riferimento, un pezzo essenziale delle mie radici. Oggi che non c’è più, sento che il dolore per la sua assenza è accompagnato da una profonda gratitudine. La sua presenza non si spegne con il corpo. Come scrive Emily Dickinson: “La morte non è che il tramonto del sole, ma anche il sole, ogni sera, ci lascia solo per risorgere da un’altra parte“. Credo che sia così anche per lei – prosegue Cinzia – . La sua energia, i suoi insegnamenti, il suo modo di guardare le persone, continuano a vivere nei ricordi e nei gesti che ha ispirato. Continua ogni volta che scegliamo la gentilezza, ogni volta che crediamo in qualcuno, ogni volta che vediamo un talento nascosto e lo incoraggiamo. La ringrazio con tutto il cuore, per averci insegnato il mondo quando era tutto ancora da scoprire".

p.s.