
Il dottor Athos Capecchi insieme alla moglie Elia Maria
Quarrata (Pistoia), 18 agosto 2025 – Si è spento a 96 anni nella sua abitazione di Quarrata, circondato dall’affetto dei suoi familiari, il dottor Athos Capecchi. Un lutto fortemente sentito dalla comunità quarratina, dove Capecchi è stato un medico molto amato dai suoi pazienti e stimato sia in ambito professionale che dal punto di vista umano. Nel corso della sua lunga vita, oltre a prestare servizio con dedizione nell’ambulatorio come medico di famiglia, ha contribuito alla crescita e allo sviluppo sociale e culturale della città. Colonna dell’allora ospedale Caselli, per sua volontà nacque la sezione locale dell’Avis che nell’ex ospedale ebbe la prima sede.
Cugino del pittore Alfredo Fabbri e amico di alcuni rappresentanti del mondo artistico pistoiese e toscano, fu tra i fondatori del premio Lunetta d’argento riuscendo a portare a Quarrata anche un giovane Riccardo Muti, già direttore d’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.
Nato a Barba il 24 giugno 1929, dove i genitori gestivano la bottega di alimentari, figlio unico, Athos Capecchi fin da ragazzo mostrò attitudine per lo studio e intraprese il percorso universitario di medicina e chirurgia Firenze, dove si laureò nel 1956 a ventisette anni e iniziò la carriera lavorando al pronto soccorso dell’ospedale del Ceppo di Pistoia. Nel 1959, preso servizio all’ospedale Caselli, ne vide le potenzialità come struttura “molto all’avanguardia per l’epoca: una sala operatoria bella e funzionale come quella del Caselli era al pari e forse migliore di quella dell’Ospedale del Ceppo – come raccontò lui stesso in una bella intervista del 2018 a Massimo Cappelli sul trimestrale Noidiqua – e vedendo tutto questo ben di Dio inutilizzato, mi proposi di tirare su un’equipe medica. Di lì a poco, il Caselli diventò, oltre che una casa di riposo, una vera e propria struttura ospedaliera che funzionava a meraviglia”.
Grazie alla sua intraprendenza e alle doti di mediazione, Capecchi riuscì a far arrivare nell’ospedale cittadino anche alcuni medici specialisti, il reparto radiologico e il laboratorio di analisi, che diresse personalmente dopo essersi specializzato a Ferrara in diagnostica di laboratorio. Da lì a voler far nascere anche la sezione donatori del sangue di Avis il passo fu breve, con la collaborazione delle sorelle Pecorini. “L’ho conosciuto e apprezzato dall’inizio della mia avventura nell’Avis – ha detto l’attuale presidente dell’associazione Paolo Fabbri – uomo di profonda cultura e umanità, impersonava appieno la figura del volontario. Come ha affermato un nostro donatore, “Ci ha lasciato un dottore con la D maiuscola, un dottore di altri tempi quando le visite erano più personali e meno frenetiche“”. Cordoglio anche da parte del sindaco Gabriele Romiti che sulla sua pagina Facebook ricorda il medico di famiglia che ha curato generazioni di quarratini: “Una persona gentile, affabile, cortese e generosa. Tutte doti che gli hanno permesso di lasciare una traccia indelebile nella nostra città”. Athos Capecchi lascia la moglie Elia Maria (figlia di un altro storico medico condotto di Quarrata, Amerigo Baldi), che lo ha assistito premurosamente fino all’ultimo istante, le due figlie Gianna e Saveria, e i quattro amatissimi nipoti.
La camera ardente è stata allestita nella sua abitazione di via Larga 24, da dove il feretro lunedì 18 agosto partirà per la chiesa di Santa Maria Assunta e alle 15 don Floriano celebrerà la messa.