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Addio al professor Pier Luigi Duvina, pediatra di tanti fiorentini

Il presidente Dattolo: “Ha dedicato la sua vita alla medicina e allo studio”. Il governatore Giani: “Un maestro per molti”. I funerali il 29 luglio alle 15:30 alla Chiesa dei Santi Michele e Gaetano

Pier Luigi Duvina

Pier Luigi Duvina

Firenze, 26 luglio 2025 – Si è spento il professor Pier Luigi Duvina, tra i più stimati medici pediatri di Firenze, storico primario del Meyer e dell’ospedale di Torregalli, ma soprattutto una figura di riferimento per intere generazioni di famiglie fiorentine.

Professore di chiara fama e uno dei pionieri nella ricerca nel campo della coagulazione e dell’immunoematologia pediatrica, è stato socio fondatore e membro della Società italiana di neuropediatria, ematologia, pediatria e neonatologia. Ricercatore, docente, umanista, uomo di cultura e di forti ideali civili, ha dedicato tutta la sua vita alla medicina e al servizio pubblico, lasciando un'impronta profonda nella storia della sanità toscana.

Nato a Firenze, dopo la maturità scientifica si era laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Siena, per poi specializzarsi in sei discipline, Pediatria, Puericultura, Tisiologia, Malattie Polmonari, Cardiologia, Malattie Reumatiche. Nel 1968 ottenne a Roma l’abilitazione alla libera docenza con una tesi sulle “Iperbilirubinemie congenite neonatali”, iniziando una brillante carriera accademica e clinica, accanto al professor Cesare Cocchi alla Clinica pediatrica Universitaria di Firenze. Nel 1974 vinse il concorso per primario: prima a Castelnuovo Garfagnana, poi a Pescia, dove istituì il premio “Delfino d’Oro”. Ma fu il ritorno a Firenze a segnare l’apice della sua carriera: al Meyer e a Careggi, come primario della pediatria e della terapia intensiva neonatale e della Nursery di Careggi, e come presidente del Collegio dei primari e successivamente all’ospedale San Giovanni di Dio di Torregalli, dove diresse la Divisione di pediatria e neonatologia, promuovendo una pediatria moderna, attenta alla ricerca, all’etica e all’umanità.

Nel 1992 fondò il premio “Florentiae Rubrum Lilium”, conferito a personalità che si sono distinte per umanità e scienza. Tra i premiati, figure come Ettore Rossi, la storica Mina Gregori, la costituzionalista Silvana Sciarra e l’attuale presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Ancora oggi l’associazione legata al premio continua a sostenere attività sociali e di solidarietà.

«È stato un maestro, un esempio per molti medici. Un uomo colto, rigoroso, con una grande capacità di visione», il commento del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

Instancabile anche nella formazione, ha insegnato pediatria alla scuola infermieri di Careggi, pubblicando circa 200 lavori scientifici e un trattato sui difetti congeniti della coagulazione che resta ancora oggi un riferimento per studiosi e specialisti.

Padre di sei figli, Giovanni, Cecilia, Agata, Lucia, Filippo e Marco, sposato con la professoressa Maria Razzanelli, il professor Duvina è stato anche una voce autorevole nel dibattito culturale e politico. Attivo nella Democrazia Cristiana accanto a personalità come Giorgio La Pira e Ivo Butini, non rinunciò mai a difendere le sue idee, anche durante gli anni difficili del terrorismo, quando subì minacce e attentati per le sue posizioni in favore della democrazia.

"È stato un medico che ha dedicato l’intera vita alla professione e allo studio - dice Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Firenze -. La sua lunga carriera, iniziata alla fine degli anni Cinquanta, rappresenta un esempio di come la medicina possa essere vissuta come vocazione e servizio alla comunità. Alla moglie Maria e ai figli Giovanni e Marco, che conoscono personalmente, Cecilia, Agata, Lucia e Filippo, esprimo la vicinanza di tutta la comunità medica fiorentina”. Il suo motto era “Virum probum decet fortitudo”: “Il buono non deve aver paura di essere forte”. Un pensiero che lo ha accompagnato per tutta la vita e che oggi, nel giorno del suo addio, risuona come un’eredità di coerenza, fermezza e passione civile.

Sarà possibile rendergli omaggio presso la Chiesa dei Santi Michele e Gaetano (piazza Antinori 1, Firenze) martedì 29 luglio dalle ore 8.30 alle ore 14.30. Le esequie si svolgeranno nella medesima chiesa alle ore 15.30.