ILENIA PISTOLESI
Cronaca

Declassamento dialisi. I sindaci si mobilitano. La lettera a Giani

"Tagli che compromettono il servizio offerto alla comunità" .

I sindaci della Valdicecina hanno scritto una lettera al governatore Giani

I sindaci della Valdicecina hanno scritto una lettera al governatore Giani

VOLTERRALa sanità in Valdicecina torna al centro del dibattito, con i sindaci di quattro comuni (Montecatini Valdicecina, Pomarance, Volterra e Castelnuovo Valdicecina) che esprimono forte preoccupazione, in una missiva inviata al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, in merito a un ridimensionamento dell’opedale Santa Maria Maddalena. A far scattare l’allarme è stata la recente decisione, approvata e resa esecutiva il 10 luglio scorso, di declassare il servizio dialisi del presidio ospedaliero a centro ad assistenza limitata (Cal). Questo significa che la continuità assistenziale sarà affidata al personale infermieristico in sede, con la presenza di un nefrologo garantita solo una volta a settimana per turno di dialisi e la possibilità di teleconsulto con il nefrologo del centro di Pontedera per gli altri turni. Le urgenze, come spiega la lettera, in caso di emergenza intradialitica o urgenza dialitica, verranno ora dirottate su Pontedera, con una conseguente valutazione in teleconsulto e un significativo aumento dell’affidamento al sistema 118. I sindaci sottolineano come questa soluzione incida pesantemente sulla qualità del servizio per i cittadini della Valdicecina, costretti a percorrere molti chilometri su viabilità spesso disagevoli e precarie per ricevere adeguata assistenza. La declassazione della dialisi segue precedenti "tagli di qualche anno fa compromettendo gravemente il servizio offerto alla comunità".

I sindaci ricordano che già il 24 giugno, durante un tavolo istituzionale sulle criticità dell’ospedale, era stata evidenziata come prioritaria l’esigenza di un pediatra e di un cardiologo disponibili h24, con un impegno del presidente Giani a trovare una soluzione definitiva entro fine luglio. Tuttavia, "ad oggi, però non vi sono stati ulteriori sviluppi o incontri del tavolo istituzionale". Nella missiva congiunta, i sindaci Francesco Auriemma, Graziano Pacini, Giacomo Santi e Alberto Ferrini ribadiscono che "la sanità non può essere offuscata o lasciata in uno stato di precarietà: è un diritto fondamentale di ogni cittadino".